Napoli, 21 Febbraio – Non c’è dubbio che Napoli sia una delle città più belle in Italia, anche per via del gran numero di tradizioni e di bellezze storiche, artistiche e culturali che ospita. Detto questo, per chi sta pensando di organizzare una bella vacanza nel capoluogo campano, limitarsi ai normali e classici itinerari turistici non è una soluzione ottimale.
Anche grazie all’evoluzione tecnologica, che ha rivoluzionato settori come quello dell’intrattenimento, con l’enorme diffusione dei casino online, oramai il settore dei viaggi permette a chiunque, accedendo semplicemente al web, di poter strutturare e organizzare i più disparati itinerari secondo le proprie esigenze e preferenze.
La Cappella Sansevero
Si tratta di un luogo non così tanto battuto negli itinerari classici di chi vuole visitare Napoli. La Cappella Sansevero si caratterizza per avere un forte legame con il Principe Raimondo di Sangro. Quest’ultimo era particolarmente esperto in alchimia e in magia esoterica. Secondo quanto racconta dalla leggenda, è stato proprio questo personaggio a realizzare il Cristo Velato e le Macchine Anatomiche.
Sempre secondo il mito, fu proprio il Principe Raimondo di Sangro a insegnare al Sanmartino, che scolpì il Cristo Velato, il segreto legato alla marmorizzazione del velo e che fu protagonista dell’omicidio di due servi per analizzare il sistema di circolazione del sangue utilizzando delle tecniche alchemiche. Tutto qui? Assolutamente no, dato che anche la sua morte è avvenuta nel più complesso legato all’esoterismo. Si narra, infatti, che il Principe ordinò di essere tagliato in pezzi, in maniera tale da
Il palazzo degli Spiriti
Non è certo uno dei luoghi più rinomati e di cui si parla nel momento in cui si organizza una visita a Napoli. Il Palazzo degli Spiriti è collocato a Marechiaro e venne realizzato nel corso del I secolo avanti Cristo.
Perché è stato chiamato così? Ebbene, tutta “colpa” di una serie di racconti e miti legati ai fantasmi che lo infesterebbero. Infatti, in base alle leggende che sono tramandate di generazioni in generazione dal popolo, pare che secoli or sono dei pescatori, durante una notte, udirono una melodia piuttosto romantica arrivare da questo palazzo. Da un arco della struttura sembra che videro una figura illuminata che era intenta a suonare la cetra. Altre leggende, invece, riportano come dei falsari usavano questo palazzo come vera e propria zecca clandestina, celando l’attività utilizzando una serie di teli dal colore bianco appoggiati alle finestre. È per questo motivo che in tanti pensarono di avere a che fare con dei fantasmi.
Il Cimitero delle Fontanelle
Si tratta di un luogo che potete scoprire a Forcella ed è particolarmente noto per via del culto legato alle anime pezzentelle. Il Cimitero delle Fontanelle è particolarmente antico e al suo interno c’è la possibilità di ammirare qualcosa come oltre 40 mila resti di persone che sono scomparse per colpa dell’epidemia pestilenziale diffusasi intorno a metà del 1600, ma anche per via del colera, diffusosi nel 1836.
Il Cimitero delle Fontanelle rappresenta una forte testimonianza circa il legame che intercorre tra il popolo napoletano e il mondo dei defunti. Un culto del tutto particolare, che prevede, tra le altre cose, anche la scelta di adottare il cranio, una capuzzella, di una persona abbandonata, appunto la pezzentella, in cambio di protezione. Si tratta di anime che vengono ritenute dei veri e propri passaggi verso l’aldilà, quindi in grado di comunicare anche con le persone che sono scomparse, soprattutto quelle più care.
Da notare come in questo cimitero c’è una grande cura per la pulizia dei crani, che vengono anche decorati con dei fiori, nella speranza che, tramite le preghiere, il defunto possa comparire in sogno. Sullo stesso filone si può andare a visitare anche la Chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio, che si trova ad Arco e dove viene conservato il teschio di Lucia, una delle anime pezzentelle che erano oggetto di adorazione per ottenere diverse grazie, nello specifico legate ai rapporti d’amore.
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