Scisciano, 6 Aprile – Da oggi riprende la rubrica “Politica dei Territori” che intende creare un filo diretto con i lettori e i cittadini sui fatti politico-amministrativi che riguardano i Comuni dell’agro nolano. Il percorso che intendiamo tracciare è quello dell’informazione libera e del rispetto delle idee di ciascuno.
Il titolo “Politica dei Territori” esprime perfettamente quello che intende essere lo spirito e il taglio che la rubrica avrà in tutti i settori che riguardano la vita e la quotidianità dei cittadini e delle loro comunità. Sarà l’occasione, per valutare insieme, l’azione politica e amministrativa su quanto ci circonda.
Non solo una rubrica quindi ma uno spazio di dialogo e osservazione per recepire le criticità esistenti e soprattutto proporre quelle che potrebbero essere delle fattive soluzioni.
Il focus di oggi è su una tematica di estrema importanza: il PUC (Piano Urbanistico Comunale) che si riferisce nella fattispecie a Scisciano, comune in provincia di Napoli. Ospiti della rubrica – con una video-intervista della durata di 36 minuti e 14 secondi – due tecnici, due architetti del territorio: Elena Mucerino e Vicente Capasso, in veste di esponenti dell’Associazione di cittadinanza attiva, “Osservatorio Civico”.
CHE COS’È IL PUC?
Il Piano Urbanistico Comunale, previsto dalla legge n°16 del 22 dicembre 2004 della Regione Campania e integrato dal regolamento n°5 del 4 agosto 2011, è uno strumento di importanza fondamentale per la regolamentazione del territorio e la pianificazione delle trasformazioni urbanistiche.
La redazione viene effettuata da tecnici del settore (architetti, ingegneri, geologi e avvocati) che attraverso l’osservazione di criteri di tutela, riqualificazione e trasformazione che tengano conto del costruito, del territorio e dell’ambiente, hanno l’obbligo di rispettare piani sovraordinati che regolano il territorio ad una scala più ampia (regione e provincia) o in riferimento a particolari condizioni (rischio idrogeologico e/o importanza paesaggistica).
Gli architetti Elena Mucerino e Vicente Capasso nell’articolata video-intervista hanno fornito, innanzitutto, preziose informazioni circa le finalità dell’iniziativa dell’Associazione, indirizzate sia a sensibilizzare l’attuale Amministrazione Comunale sulla tematica del PUC e nello stesso tempo fornire dettagliati ed esaustivi ragguagli ai cittadini e ai lettori circa la fondamentale importanza della questione urbanistica che determina il benessere delle persone e sostanzialmente il destino di un territorio.
L’ITER PROCEDURALE DI ELABORAZIONE E APPROVAZIONE DEL PUC
In un successivo step, le riflessioni si sviluppano sugli aspetti più tecnici del Piano Urbanistico Comunale. L’architetto Elena Mucerino si sofferma in particolare sull’iter procedurale di elaborazione e approvazione del Puc, illustrando quelle che sono le tempistiche, così come le modalità tecnico-burocratiche e i possibili casi di affidamento dell’incarico di progettazione del Piano.
CRITICITA’ PRESENTI SUL TERRITORIO E LINEE GUIDA DI POLITICA URBANISTICA ED AMBIENTALE PER RISOLVERE LE PROBLEMATICHE EVIDENZIATE
Il PUC è lo strumento di pianificazione comunale che individua le zone territoriali omogenee e ne disciplina gli usi, il riassetto ecologico ambientale, la valorizzazione storico-culturale, le trasformazioni compatibili e sostenibili del territorio, sulla base delle norme statali e regionali. E’ senza dubbio una essenziale prospettiva di futuro per i Comuni.
L’architetto Capasso, infine, dopo aver evidenziato le criticità presenti sul territorio sciscianese ed in particolare delle condizioni di degrado e dell’impoverimento del tessuto urbano-ambientale locale, approfondisce interessanti suggerimenti circa le linee guida strategiche e i criteri di impostazione del PUC, finalizzati ad avere un governo del territorio che sia in grado di pianificare una soddisfacente prospettiva di sviluppo.
UNO STRUMENTO A SERVIZIO DELLA COLLETTIVITÀ
I tanti anni di mancanza di un piano che regolasse il territorio e ne governasse le trasformazioni urbanistiche hanno modificato la percezione della normalità. Fino ad oggi si è inteso il PUC come qualcosa avulso dalla realtà, un sogno. Ciò, però, non ne ha cambiato il suo senso più profondo: quello di essere strumento attuativo che definisca gli interventi e le necessità di un paese, così come stabilito dalle leggi, tutto ciò contenendo il consumo di suolo e promuovendo criteri di vivibilità che troppo spesso dimentichiamo in quanto non li vediamo. L’urbanistica, nella sua accezione più autentica, insieme all’architettura, determina il benessere delle persone e le sue esigenze, senza mai cedere ad interessi individuali e perseguendo il bene della collettività.
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