Nola, 14 Ottobre – Se ci incamminiamo nella ridente città bruniana, ci rendiamo immediatamente conto del degrado urbano in cui versa da tempo. Strade sporche, (molto sporche) zero verde e traffico incontrollato. Basta uscire dall’autostrada per inceppare nel traffico pazzesco, su una strada con erbacce ovunque… E passeggiando per il meraviglioso centro, notiamo la sporcizia più insana. Anche nella zona residenziale periferica, nella più cool di Nola, via Amilcare Boccio, osserviamo scenette davvero grottesche.
Automobili ovunque che non consentono la giusta viabilità. Ma perché tutto questo? E il verde, le piante? Ah, c’è la Villa Comunale… Che poi a Nola, per chi non lo sapesse, quando ci sono trentatré gradi, se ne percepiscono quarantacinque, perché questa città è così e, al posto di piantare alberi, si costruisce. Riflettiamo un attimo su un dato tecnico. L’anidride carbonica presente nell’aria è il composto che, sotto certi aspetti, determina il passaggio dalla vita alla morte e poi dalla morte alla vita. Tutte le sostanze organiche finiscono col ridursi ad anidride carbonica che, mediante il processo di sintesi clorofilliana, entra a fare parte di nuovo di sostanza vivente.
Ecco a cosa servono le piante! Credo che dobbiamo renderci conto della drammaticità in cui versa il pianeta e alcuni centri abitati, come Nola. Noi possiamo fare tutte le discussioni tecniche, ma se non entriamo nei fatti non cogliamo la triste realtà. A Nola la situazione è rimasta quella che era, anzi è peggiorata, nonostante le tante parole. Sappiamo tutti, da cinquant’anni ormai, che in molte parti della Terra il disboscamento ha rappresentato e rappresenta il primo passo verso la distruzione degli ecosistemi naturali e l’erosione accelerata del suolo.
Tutto ciò ha provocato un altro grave problema di oggi: la siccità. Ora, non voglio andare nei tecnicismi sull’importanza delle piante e la relativa conservazione dell’acqua, ma, tornando al degrado urbano e ambientale di Nola, è sacrosanto mettere in luce le criticità che portano la città ad essere sempre più invivibile.
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Giornalista pubblicista. Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell’Italia meridionale.
Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda.
Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.
