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Napoli-Frosinone 2-2, partenopei fragili e insicuri deludono ancora sommersi dai fischi del Maradona

Napoli, 14 Aprile – Battere il Frosinone per recuperare terreno sul Bologna quarto in classifica e mettere pressione a Roma e Atalanta era un obiettivo alla portata degli azzurri, per continuare a coltivare il sogno della rimonta Champions. E invece i soliti clamorosi errori difensivi costringono Calzona ad accontentarsi di un pari che serve appena ad agganciare la Lazio al settimo posto. Finisce 2-2 al Maradona, con i ciociari due volte sotto e due volte capaci di rimontare, portando via un punto prezioso per le loro speranze di salvezza.

Eppure per la prima mezzora si è visto un Napoli arrembante, capace di mettere in difficoltà il Frosinone, senza mai soffrire le ripartenze degli avversari. La superiorità viene capitalizzata al 16′ da un gran gol di Politano, bravissimo a insaccare con la specialità della casa: partenza da destra e tiro a giro di sinistro sul secondo palo. La gara potrebbe essere chiusa poco dopo, ma Osimhen, a tu per tu con Turati, spara clamorosamente a lato in contropiede. Il primo campanello d’allarme suona esattamente al 30′: Rrahmani aggancia Cheddira in area regalando un rigore ai gialloblù, ma è più generoso il regalo di Soulé che calcia malissimo il penalty tra le braccia di Meret.

In apertura di ripresa il Napoli ha altre due occasioni per raddoppiare, ma Turati nega il gol prima a Osimhen, con l’aiuto di Romagnoli, e poi a Di Lorenzo. E al 5′ ecco il disastro: Soulé intercetta il tentativo di costruzione dal basso di Meret, la palla finisce a Cheddira che a porta vuota non sbaglia. Qui il Napoli si perde un po’, ma trova comunque la rete del nuovo vantaggio su un tiro sbagliato di Kvaratskhelia che si trasforma in assist per il tap-in vincente di Osimhen. Dura poco: su un cross dalla destra di Zortea, Rrahmani perde la marcatura di Cheddira e gli agevola la doppietta personale.

Il finale non è quello che ti aspetti: l’occasione più ghiotta capita a Seck, sul quale Meret si fa parzialmente perdonare l’errore sull’1-1 con un intervento superlativo, poi è Di Lorenzo, che in pieno recupero, in piena area di rigore non calcia da ottima posizione preferendo un improbabile assist al centro. E infine, Mario Rui si fa espellere per doppia ammonizione. Game over, ormai anche per le speranze Champions. Con i fischi del Maradona.

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