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Brusciano, Auguri all’Italia e agli Italiani per la 74^ Festa della Repubblica

Brusciano, 30 Maggio – Il 2 Giugno 2020 in Italia sarà Festa della Repubblica! Sono passati 74 anni dal 2 Giugno 1946 quando gli italiani si recarono alle urne per il Referendum sulla forma istituzionale dello Stato: Monarchia o Repubblica? E fu Repubblica!

L’Italia, appena uscita dalla Seconda Guerra Mondiale, dalla lotta antifascista, di Resistenza e Liberazione insieme alle Forze Alleate, si incamminava sul sentiero della Pace e della Democrazia fra i Popoli.

Il docufilm sulla storica giornata di elezioni del 2 giugno 1946, per il Referendum Istituzionale e per la Costituente, è stato postato dall’Istituto Luce Cinecittà all’indirizzo https://www.youtube.com/watch?v=wnn5XnPyNf8 .

Nella banca dati on line messa disposizione dall’archivio elettorale dal Governo italiano, Ministro dell’Interno, Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali, troviamo anche i risultati dello storico Referendum Istituzionale che portò alla nascita della Repubblica. Erano 28.005.449 gli aventi diritto al voto, per la prima volta anche le donne, in 12.998131. L’89,08% degli italiani, 24.946.878, che parteciparono al Referendum Istituzionale produssero 23.437.143 voti validi e 1.509.735 di schede non valide, fra cui 1.146.729 di bianche. Vinse la Repubblica con 12.718.641 voti, il 54,27%, mentre la Monarchia soccombeva con 10.718.502 voti, il 45,73%.  Ancora grazie all’Archivio Luce ecco i primi vagiti della neonata Repubblica Italiana all’indirizzo web https://www.archivioluce.com/2018/05/30/2-giugno-1946-litalia-sceglie-la-repubblica/ .

Il sociologo e giornalista Antonio Castaldo di IESUS, Istituto Europeo di Scienze Umane e Sociali, nel rendere omaggio alla Repubblica Italiana nel suo 74esimo Anniversario, esprime «gli auguri all’Italia e agli Italiani -rammemorando che- con Roma appena liberata il Governo Bonomi II, (18 giugno-26 novembre1944) che fra i ministri aveva Guido De Ruggiero alla Pubblica Istruzione con Sottosegretario Bernardo Mattarella, il papà dell’attuale Presidente della Repubblica, fissava l’elezione a suffragio universale dell’Assemblea Costituente per scegliere la forma dello stato e redigere una  nuova Costituzione. Con l’ultimo Governo del Regno d’Italia, il De Gasperi I (10 dicembre 1945-14 luglio 1946) si indirizzava il percorso delle votazioni sulla via referendaria istituzionale e quella dell’elezione della Costituente con il sistema proporzionale, che ebbe fra i candidati non eletti lo stesso Guido De Ruggiero. Per quanto riguarda Brusciano, i 3.188 votanti per l’87,53%, in 2.695, si espressero per la Monarchia. La Repubblica, ottenne il 12,47%, 384 preferenze, 109 furono le schede non valide fra cui 39 bianche».

I giornali così inneggiavano all’Italia divenuta Repubblica: “L’Italia Libera”: “La monarchia fascista è morta. La Repubblica Italiana è nata”; “La Voce Repubblicana”: “Il Popolo Italiano ha scelto: Repubblica”; “l’Unità”: “W La Repubblica W L’Italia!”; “Corriere della Sera”: “E’ nata la Repubblica Italiana”; “Gazzetta di Parma”: “La Grande Decisione. La Repubblica ha vinto”; “Avanti!”: “Il re fascista ha abdicato”; “Il Tempo”: “Un ciclo storico si è chiuso. L’Abdicazione di Vittorio Emanuele III”; “Giornale d’Italia”: “Ammaina Bandiera al Quirinale. Il Re in volo verso Madrid”; con la voce discordante de “La Nuova Stampa”: “Ha vinto la Monarchia. Con oltre 12 milioni di preferenze contro 10 milioni”.

In effetti a leggere i risultati del Referendum Istituzionale l’Italia risultava spaccata come una mela, in due metà: fra Repubblica con 64,8% dei voti e Monarchia con il 64% dal punto di vista politico; fra il Nord per la Repubblica e il Sud per la Monarchia, dal punto di vista geografico. Secondo l’opinione dei Monarchici la loro sconfitta fu dovuta a brogli elettorali e per questo ci furono anche scontri a Napoli, in Via Medina il giorno 11 giugno 1946, in cui ci furono 9 morti fra i monarchici e circa 100 feriti.

Comunque alla luce del risultato generale la Corte di Cassazione il 10 giugno 1946 aveva proclamato la vittoria della Repubblica e nella riunione notturna del Consiglio dei Ministri, fra il 12 e 13 giugno, il Presidente Alcide De Gasperi, nel prendere atto del risultato referendario assumeva le funzioni di Capo Provvisorio dello Stato, mentre nel nuovo giorno l’ultimo Re d’Italia, Umberto II, lasciava volontariamente il suolo nazionale con destinazione Cascais in Portogallo.

Il 2 giugno 1946 i cittadini italiani scelsero anche i componenti, fra cui 21 donne, dell’Assemblea Costituente con il 75% dei suffragi a favore dei tre maggiori partiti: 8.080.664, il 35,2 % alla Democrazia Cristiana, in maggioranza relativa; 4.758.129, il 20,7%, al Partito Socialista PSIUP e 4.356.686, il 19% al Partito Comunista. Nessun altro partito superò il 10%, l’Unione Democratica Nazionale, 6,5%; il Fronte Uomo Qualunque 5,4%; il PRI 4,1%; il Blocco Nazionale delle Libertà 2,9% e il Partito d’Azione il 1,3%. Il 28 giugno i Costituenti elessero Enrico De Nicola quale Capo Provvisorio dello Stato. L’Assemblea Costituente elaborò ed approvò il testo della Costituzione, che veniva promulgata il 27 Dicembre 1947 dal Capo Provvisorio dello Stato, Enrico De Nicola, controfirmata dal Presidente della Costituente, Umberto Terracini e dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Alcide De Gasperi, con il Visto del Guardasigilli, Giuseppe Grassi, entrata infine in vigore il 1° Gennaio 1948.

In essa l’Articolo Uno sancisce: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”.

L’Assessore alla Cultura Maria Salvo fa sapere che l’Amministrazione Comunale di Brusciano guidata dal Sindaco Avv. Giuseppe Montanile celebrerà la Festa della Repubblica Martedì 2 Giugno 2020 alle ore 10.30 presso il Municipio Vecchio in Via Semmola. La comunicazione alla Cittadinanza avverrà con un manifesto istituzionale.

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