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WE ARE THE WORLD: i bambini di Napoli per la Pace

Napoli, 11 Marzo – Dopo la parentesi pandemica, ancora non chiusasi del tutto, la popolazione mondiale si trova a dover fare i conti con un’altra triste realtà, da identificarsi nella spietatezza umana: quest’ultima, in uno con il sempre più crescente egocentrismo che alberga in chi ricopre cariche di prestigio, ovvero posizioni rilevanti in un determinato contesto sociale, si rivela il più delle volte latrice di conflitti, non necessariamente armati.

Quanto si sta verificando in Ucraina è a dir poco bestiale, oltreché preoccupante: per via di un puntiglio balzato in mente a Vladimir Putin, diversi civili, molti dei quali nel pieno della tenera età, hanno terminato anzitempo – e, com’è ovvio, controvoglia – la propria esistenza terrena.

Questa mattina, passeggiando per il Vomero dopo aver assolto ai miei impegni, son stato attirato da voci puerili: da appassionato di musica (quella vera, non le lagne che i miei coetanei sono lieti di ascoltare ad alto volume), m’incammino verso il luogo da cui le stesse provenivano, con l’obiettivo di trovare una panchina (star fermo all’impiedi è deleterio la mia schiena!) e mettermi in ascolto. Arrivatovi, il mio cuore ha iniziato a palpitare dalla gioia: trattavasi, infatti, dei bambini frequentanti la scuola dell’infanzia dell’Istituto “Luigi Vanvitelli”, i quali, insieme con le loro maestre, cantavano una melodiosa e toccante canzoncina per chiedere a gran voce che venisse cessata ogni ostilità.

Piacevole è stato anche il rientro a casa (o, per meglio dire, l’inizio della controra): smanettando su Facebook, noto che nel cortile di un Istituto Comprensivo di Poggioreale – quartiere a torto apostrofato come malfamato, nonostante la sua rilevanza storica -, il “Radice-Sanzio-Ammaturo”, le insegnanti in forza alla scuola dell’infanzia avevano organizzato, con il placet della Dirigente, prof.ssa Filomena Nocera, una manifestazione per la pace, durante la quale i fanciulli si sono esibiti nel celebre brano “We are the world”, in versione Italiana.

Mi ha profondamente colpito l’enfasi con cui questi bambini meravigliosi (molti dei quali crescono in ambienti familiari non certamente sereni), insieme a maestre e genitori, invocavano il ritorno dell’armonia tra i popoli, senza celare, al contempo, la loro delusione verso le barbarie perpetrate da Putin a danno degli Ucraini: l’adulto di oggi, anziché infondere fiducia nelle generazioni future, assume sempre più spesso condotte ambigue ed individualiste, suscettibili di disorientare considerevolmente i giovani.

La lezione impartitaci dai bimbi di Poggioreale – i quali ci han rammentato che il mondo…sono loro! – costituisca, per noi finti “grandi”, una valida occasione per esaminare la nostra coscienza: se ognuno continuerà a pensare soltanto ai propri interessi, senza curarsi delle esigenze del Prossimo, si corre il pericolo di ritornare alla “legge del più forte”, che di certo non favorisce il tanto anelato progresso. Grazie, carissimi bambini, per averci insegnato comm’ s’adda campà (It.: il saper vivere)!

 

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