Napoli, 4 Novembre – Germania e Cina sono contrarie all’uso di qualsiasi arma nucleare nella guerra in Ucraina: lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz ai giornalisti a Pechino dopo gli incontri avuti con il presidente Xi Jinping e il premier Li Keqiang.
E su questo si può essere d’accordo, ma un appunto su altro è d’obbligo. “La presenza maggioritaria di drogati nelle classi dirigenti europee fa sì che la realtà risulti quasi sempre offuscata o negata. Si accusano alcuni di sovranismo – il termine nobilissimo fin quando c’è stato il ricordo del Risorgimento, oggi è usato come una parolaccia -, mentre si omette di accusare di egocentrismo ultrasovranista la Germania sempre tesa a fare i propri affari a danno degli altri paesi europei. Prima, guardò a Mosca più che a Bruxelles; adesso amoreggia con la Cina. Se la Ue non si disintossica e non si risveglia, sanzionando il IV Reich, non merita né fiducia, né rispetto.” Giancarlo Lehner, giornalista e scrittore, già parlamentare della Repubblica.
Cina e Germania sono partner non rivali, ecco la comunicazione della Repubblica popolare cinese in Italia.: “Auspichiamo che la prima visita di Olaf Scholz in Cina in qualità di Cancelliere tedesco sia un successo. Cina e Germania sono da sempre partner strategici globali e quest’anno ricorre inoltre il 50° anniversario dell’instaurazione delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi. Il mezzo secolo di scambi e cooperazione ha pienamente dimostrato che la convergenza delle nostre opinioni supera di gran lunga le differenze e che la cooperazione supera di gran lunga la concorrenza. Cina e Germania sono partner, non rivali. La Cina continuerà a lavorare affinché la cooperazione pratica e il vantaggio reciproco rimarranno le note fondamentali nelle relazioni con la Germania e rafforzerà ulteriormente i legami per la pace e la stabilità mondiale.”
Perché la dipendenza della Germania dalla Cina è inevitabile e smantellarla richiederà anni. Inoltre per gli USA qualcuno è diventato un peso insopportabile… “La prima: gli Stati Uniti si sono rotti il cazzo del loro pupazzo di pezza Zelensky. Non importa per quale ragione, se per avere l’Ucraina fatto saltare in aria Darya Dugina (figlia di Aleksandr Dugin, “filosofo di riferimento” di Putin) o se per aver fatto saltare in aria il ponte di Kerch che collega la Crimea alla Russia, o per entrambi i motivi. Probabile quindi che tra non molto Zelensky e la sua cricca di arricchiti a spese del popolo ucraino vengano messi da parte.” Carlo Vulpio, giornalista e scrittore Dunque l’UE non si sveglia, mentre gli USA sono pronti a cambiare rotta…
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Giornalista pubblicista. Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell’Italia meridionale.
Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda.
Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.
