Attualita'

Snaturata la festa della Madonna dell’Arco, pellegrini lasciati a piedi. Il prefetto vieta la fermata in città. Persino una mamma con due figli autistici non riesce ad avere accesso diretto in chiesa nonostante l’irrequietezza dei figli

Sant’Anastasia, 10 Aprile – La stazione della Circumvesuviana non ferma a Madonna dell’Arco nel giorno di Lunedì in Albis. Ma non è tutto: viene negato persino ad una mamma con due ragazzi autistici di entrare in chiesa bypassando il percorso previsto per avere un accesso diretto. Papa Francesco dice di accogliere nell’hinterland invece si tende a fare morire la tradizione e a svuotare le chiese. Si massacrano tradizioni secolari. L’ antropologia qui è un concetto sconosciuto.

Snaturato il culto devozionale della Madonna dell’ Arco. Niente musica devozionale, niente tronetti con la Madonna. Si va in marcia solo con le bandiere massacrando persino la tradizione artistica che prevedeva bellissime sculture o sacre rappresentazioni in cartapesta. E’ un clima surreale e non consono alla giornata dell’Angelo quello che si vive a Sant’Anastasia in questo giorno. Non è più la festa della fede e del folclore secondo il canovaccio tradizionale che dal 1500 era arrivato fino a noi. Addirittura vengono chiuse le stazioni di Giundazzi e Madonna dell’ Arco. Ma che sta succedendo? Dal COVID in poi persistono restrizioni e limitazioni della libertà che mortificano la democrazia e la Costituzione.

Enzo Ciniglio del viaggiatori e pendolari vesuviani parla a nome di tutti e contesta l’ordinanza del prefetto: “Egregio Signor Prefetto, da sempre il giorno del Lunedì in Albis la Circumvesuviana effettua corse straordinarie da e per Madonna dell’Arco per permettere a fedeli e pellegrini di raggiungere il santuario o tornare a casa dopo ‘a juta ‘a Maronna. Oggi questo viene negato da un’ ordinanza alquanto incomprensibile che obbliga a Eav la chiusura al traffico viaggiatori le fermate di Giundazzi e Madonna dell’Arco. Una decisione singolare che contribuirà a congestionare ancora di più il traffico sulle strade provinciali già invase dalla notte da migliaia di fedeli, battenti o fujenti. I tavoli per i trasporti non vanno fatti solo per Sorrento, c’è l’intero territorio della città metropolitana e oltre 3milioni di cittadini a cui vanno garantiti gli stessi diritti. ‘A Maronna vo’ renne”.

Ma non è solo questo. I battenti vengono sottoposti ad una marea di restrizioni e persino i pellegrini vengono tenuti a distanza. Non si vuole è il caso di dire che arrivino i fedeli. Persino gli antropologi vengono tenuti a distanza. Luigi Monda, storico dell’Arte e studioso del culto: “Di solito mi veniva sempre permesso di entrare

Antropologo Luigi Monda

in chiesa, di fare le riprese, adesso la zona era militarizzata, non c’ erano più i padri domenicani ad accogliere, l’atmosfera era glaciale”. E aggiunge Monda: “Senza musica e funzioni, ne’ toselli in un’atmosfera surreale, il rituale dei fujenti perde la sua essenza” .

Il cavaliere, Ciro De Luca, segretario generale delle associazioni dei battenti per 47 anni e responsabile generale per decenni delle associazione dei battenti denuncia: “Queste decisioni sono contro i principi del Sacrosanto Concilium. Mentre il Concilio Ecumenico dei papi Giovanni XXIII e Papa Paolo VI, lasciarono uno spazio alla Pietà Popolare e a le tradizioni religiose Locali questi spazzano via tutto. Già oltre 50 anni fa un frate domenicano Polacco con una sua lettera indirizzata a sua Santità Paolo VI chiedeva  l’annullamento della tradizione dei Fujenti. Il Papa rispose: “Non Sciolgo nulla perchè se così fosse sarebbe una grave crisi della Chiesa dell’Italia Centro Meridionale”. E’ stata abolita persino la fiera che dal 1500 veniva organizzata. A chi giova tutto questo? Muore l’arte, muore l’economia e persino la fede. I pellegrini si riverseranno dove saranno accolti. Padre Ermanno, che peraltro ha sempre sostenuto il rituale dei fujenti, ne sarebbe rimasto molto dispiaciuto. Vince l’ordine pubblico, ma il rituale così muore.

Anita Capasso

Cavaliere Ciro De Luca

Scisciano Notizie è orgoglioso di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi, interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico. Per questo chiediamo a chi legge queste righe di sostenerci. Di darci un contributo minimo, fondamentale per il nostro lavoro. Sostienici con una donazione. Grazie.
 
SciscianoNotizie.it crede nella trasparenza e nell'onestà. Pertanto, correggerà prontamente gli errori. La pienezza e la freschezza delle informazioni rappresentano due valori inevitabili nel mondo del giornalismo online; garantiamo l'opportunità di apportare correzioni ed eliminare foto quando necessario. Scrivete a [email protected] . Questo articolo è stato verificato dall'autore attraverso fatti circostanziati, testate giornalistiche e lanci di Agenzie di Stampa.