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Brusciano, 148esima Edizione della Festa dei Gigli all’insegna della donna e dell’amore tra uomo e donna

Brusciano, 27 Luglio – Il sindaco Giacomo Romano scopre il manifesto stilizzato dell’evento. Si punta sull’affettività e la parità dei sessi. Il Docufilm di Gennaro Ronda riprende perfettamente i concetti conciliando fede, antropologia, folclore, tradizioni e memoria. I fotogrammi che scorrono sulle colonne sonore delle canzoni dei gigli che celebrano la donna sono un’intensa emozione. Sono poesia dell’essere e suscitano piacevoli ricordi. I protagonisti si tramandano un petalo di rosa come segno d’amore e di serenità. Un petalo trasmesso come carezza contro la violenza.

Così tra queste strade di Brusciano sono nate decine di donne. Donne che lavorano, donne che lottano per i diritti. Donne che amano. Donne che vengono declamate nelle canzoni, nei testi. Donne che non si arrendono e che non smettono mai di sognare. Benvenuta festa dei gigli 2023. Ci saranno tutti i sei gigli ai nastri di partenza. Ortolano, Lavoratori, Croce, Parulano, Gioventù, Passo veloce. Si punta sulla serenità e l’amore tra i comitati in vista della ballata di domenica 27 agosto. Il motto è mettere da parte la competizione e fare prevalere la fede.

Su questo don Salvatore Purcaro è stato più che esplicativo. Ma a che edizione della festa siamo? E’ stata la domanda alla luce dell’ interruzione del COVID. E’ don Salvatore a fornire la risposta. “E’ continuità. Non ci sono dubbi, la festa religiosa non si è mai interrotta. La festa non deve ridursi alla ballata e al legno portato in spalla. La storia del Novecento racconta che non c’è stata mai interruzione neanche durate le guerre perché i festeggiamenti religiosi ci sono sempre stati. Facciamo prevalere il sentimento religioso. Un problema serio che genera insofferenza e degrado è il passaggio dalla devozione alla competizione. Questa è una causa endemica che va eliminata. Siamo arrivati sui social a slogan da guerra tra i comitati che generano violenza. Non sono crociate. Siamo passati dalla devozione alla competizione. Se non recuperiamo il sentimento abbiamo provincializzato il conflitto. Siamo arrivati ad una scarsa devozione, abbiamo dovuto sanzionare chi non veniva in chiesa e dobbiamo pregare che il martedì ci siano tutti i comitati e non i fantocci rappresentativi. Dall’entusiasmo ci siamo ridotti all’euforia. L’entusiasmo resta, l’euforia è patologia che genera violenza. La festa è finita in mano alla politica: è uno strumento elettorale” .

Don Purcaro fa una richiesta precisa: “Io spingo affinché non ci sia un ente festa perchè è un organo composto da politici, o futuri politici. Sganciamo la festa dalla politica. Facciamo una fondazione con esperti, non politici. Abbiamo un sindaco che ama la festa dei gigli. Facciamo questo sforzo”. L’assessore alla cultura e alla legalità Monica Cito spiega il senso dell’ iniziativa che eleva lo standard qualitativo della kermesse: “E’ un’emozione essere qui a distanza di un anno, da quella edizione del giglio dedicata alla pace. E’ un atto d’amore del sindaco verso la città. Abbiamo interpretato i valori Antoniani di fratellanza e solidarietà. Noi ci crediamo con convinzione e impegno. Ci crediamo perché i valori che ci devono guidare sono intrinsechi. Bisogna mettere da parte la rivalità. La festa crescerà solo se ci sarà pace. Le radici culturali nostre non sono state curate. Solo la festa ha tenuto unita la nostra identità. La festa è volano, è il fuoco che dobbiamo tenere acceso”.

L’assessore Cito parla dei laboratori portati a scuola per fare crescere una cultura identitaria. Si punta sulle botteghe artistiche: “Abbiamo portato a scuola il laboratorio della cartapesta. I ragazzi ci credono, hanno espresso amore, gioia, ma temono che le rivalità possano sporcare la festa”. Il giglio in miniatura all’ingresso dell’aula consiliare è stato realizzato dai ragazzi delle scuole, hanno studiato la storia, l’antropologia dell’evoluzione della festa, hanno scritto, hanno costruito il giglio. 40 alunni, in maggioranza donne sono state coinvolte”.  Il sindaco Giacomo Romano ringrazia Vincenzo Cerciello, presidente dell’ente festa. Liana Rollino, Raffaele Moccia e Raffaele Sposito, Joseph Esposito, Vincenzo Di Monda e Pasquale Di Maio che hanno lavorato in silenzio. “La nostra è la festa della comunità che ogni qualvolta vede sfilare la statua si emoziona come i propri nonni e nonne. Ricordo quando in prefettura l’anno scorso mi chiedevano come avrei unito tutti i comitati sotto un unico giglio. Ci riuscimmo l’anno scorso perché l’amore per la festa va oltre ogni spaccatura. Stasera avremo la teatralizzazione per strada a Cortaucci. Quello che erediteranno i nostri figli dipende da noi”

Prende la parola Vincenzo Cerciello: “A Brusciano è ancora forte e vivo il sentimento e la fede verso il Santo dei miracoli. C’è un rapporto filiale con Sant’Antonio da Padova. Quasi 150 anni di fede. Il giglio nel 2009 è stato portato a Padova. La festa per me quest’anno è di grande devozione ed è in mano a persone stimate che sono in grado di proteggerla per governarla con onestà, competenza e autorevolezza”. Il sociologo Antonio Castaldo: “Quando sentiamo la festa e donna, a noi maschietti sembra crollare il mondo addosso. Ma chi è che prepara i figli, il pranzo della festa? E’ la donna: la donna è l’origine di tutto”.

Liana Rollino, unico componente femminile dell’ ente festa si rifà a don Salvatore Purcaro: “Mia nonna diceva fatevi belle che andiamo a messa. Tutto nasce dalla protezione di una donna verso il proprio figlioletto. Da lì parte la devozione di zi Cecca De Falco. La nostra festa è ultracentenaria. La 148 esima festa è donna non come prima attrice, ma come donna che accudisce e che porta l’acqua al proprio uomo. La donna genera la vita. Diamo vita a questa nuova festa dei gigli con la donna declamata nelle canzoni dei passato. L’ uomo che aspettava un anno intero per vedere la sua donna. “Pamela, sul pe te Camp e more”. Il tema più delicato della sicurezza viene affrontato dal vicesindaco Salvatore Travaglino :“L’11 agosto saremo in prefettura per la sicurezza. Abbiamo chiesto aiuto ai comuni vicini per rafforzare controlli. Ma chiediamo collaborazione e pace ai cittadini ” .

Ecco il programma: 19 agosto accensione delle luminarie. 20 agosto ballata dei gigli spogliati. Il 22 e 23 agosto spettacoli dei comitati. Il 23 agosto santa messa e processione, ore 19.00. Il 24 pedalata ecologica ore 10.00. In serata sfilata dei carri allegorici. Ancora carri allegorici il 25 agosto. Sfilata delle fanfare il 26 agosto. Il 27 agosto ballata dei gigli. 28 agosto spettacolo canoro del giglio Parulano. 28 agosto Premio Giglio d’Oro.

Anita Capasso

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