Il ministro Calderoli contro Messaggero e Mattino. Il Cdr del Mattino: Attacco intollerabile”
Napoli, 4 Gennaio – La riforma dell’autonomia firmata dal Carroccio continua a creare dubbi nella maggioranza di governo. La repentina accelerazione di Roberto Calderoli, ministro alle Autonomie della Lega, provoca l’immediato semaforo rosso di Forza Italia e Fratelli d’Italia. Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri fa intendere che non ci saranno corsie preferenziali per la riforma federalista che quelli del Carroccio vorrebbero approvare velocemente. “Non vedo nessuna contraddizione tra autonomia e svolta presidenziale” dichiara Tajani.
Un’accelerazione che “tradisce una miopia territoriale rispetto agli interessi della comunità nazionale”, è quanto hanno scritto ieri una cinquantina di sindaci meridionali della rete “Recovery Sud” in una lettera indirizzata al Capo dello Stato Mattarella.
La spinta della Lega sulla riforma dell’autonomia fa riflettere anche Fratelli d’Italia e Forza Italia per il rischio di un’Italia a due velocità, “non ci saranno corsie preferenziali, la riforma del presidenzialismo ha come contrappeso l’autonomia e dunque dovranno procedere sugli stessi binari”, assicura Tommaso Foti, capogruppo di FDI a Montecitorio.
Il ministro degli Affari regionali e delle Autonomie Roberto Calderoli non ci sta. “Sono strade completamente diverse e rincorrere l’una per l’altra veramente mi sembra sconclusionato e rivo di senso e significato”, precisa il ministro.
Ma Calderoli attacca e tuona anche contro il Mattino e il Messaggero per una presunta volontà di spaccare il Paese. “Adesso basta con gli attacchi che sfociano in offese e anche peggio. Sono stato paziente per settimane ma adesso si è passato il limite, sono stanco di leggere sui quotidiani Il Mattino o il Messaggero frasi tipo “lo spacco Italia” del ministro Calderoli riferito al disegno di legge sull’autonomia differenziata”.
L’attacco del ministro ha suscitato dure reazioni dal mondo della politica, immediata la replica di Mara Carfagna presidente di Azione, “Sono un bruttissimo segnale, con tanto di minacce di querela, ai giornalisti del Messaggero e del Mattino, cui va la mia solidarietà. La stampa fa il suo dovere – prosegue Carfagna – che è quello di verificare e informare nella maniera più completa possibile. Calderoli accetti le critiche, si confronti nel merito e lasci perdere le querele”.
Intanto i Comitati di redazione de Il Messaggero e Il Mattino stigmatizzano le dichiarazioni rilasciate dal ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, alle principali agenzie di stampa. “Dichiarazioni nelle quali il ministro attacca in maniera scomposta e assolutamente non adatta al ruolo istituzionale ricoperto, il lavoro delle colleghe e dei colleghi dei nostri giornali, sul tema del disegno di legge sull’autonomia differenziata, presentato dallo stesso ministro”.
I Cdr – si legge in una nota – “considerano inaccettabili le minacce di agire con querele rivolte contro le redazioni per gli articoli pubblicati su questo tema, “colpevoli” esclusivamente di riportare legittime valutazioni sul progetto di riforma attualmente in discussione. Ricordiamo che il diritto\dovere di cronaca rientra nei capisaldi dell’informazione libera e democratica, così come il diritto\dovere di chi copre incarichi istituzionali di occuparsi al meglio dei temi legati alla propria attività politica e amministrativa. Va stigmatizzata, in questo contesto, l’abitudine di utilizzare le querele temerarie come arma di pressione contro la stampa, per tentare di imbavagliare ogni legittima forma di critica”.
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