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Ventisei Aprile 1986: 35 anni dal disastro di Chernobyl

Napoli, 26 Aprile – Il disastro di Chernobyl avvenne il 26 aprile 1986 con l’esplosione del reattore numero 4 della centrale nucleare di Chernobyl, in Ucraina (allora parte dell’Unione Sovietica), vicino al confine con la Bielorussia. In seguito alle esplosioni, dalla centrale si sollevarono delle nubi di materiali radioattivi che raggiunsero l’Europa orientale e la Scandinavia oltre alla parte occidentale dell’URSS.

Vaste aree vicine alla centrale furono pesantemente contaminate rendendo necessaria l’evacuazione e il reinsediamento in altre zone di circa 336.000 persone. Le repubbliche, adesso separate, di Ucraina, Bielorussia e Russia sono ancora oggi gravate dagli ingenti costi di decontaminazione ed è alta l’incidenza dei tumori e delle malformazioni sugli abitanti della zona colpita.

Giancarlo Palumbo, viaggiatore esperto ed appassionato di storia e culture, c’è stato. È  stato lì dove tutto ebbe inizio, ed oggi nell’anno del 35° anniversario del disastro, in un post  Facebook scrive:

Della città di Prypjat sono rimaste li, immobili come una fotografia dell’istante prima che venisse abbandonata, tante strutture: case, scuole, piscine, supermercati…mi hanno sempre affascinato molto le città fantasma proprio perchè sono come un libro di storia. Ma a Prypjat quello che mi ha lasciato un segno è senza dubbio questa ruota panoramica, facente parte di un parco giochi che doveva essere inaugurato il 1° Maggio per la festa dei lavoratori, e che esprime il desiderio svanito di centinaia di bambini e famiglie che vedevano questa attrazione li da tempo e aspettavano solo il giorno dell’apertura per salirci su, cosa che non avverrà mai.

 La similitudine con il periodo che stiamo vivendo è forte: quella ruota rappresenta, come questa pandemia, un pò il simbolo della fugacità della vita, che le cose possono cambiare repentinamente e proprio per questo ogni attimo va vissuto senza attendere e ricavandone il meglio!”

Il suo post fa riflettere. Basta un attimo per modificare il corso della storia, basta un evento per ammazzare sogni e desideri. L’antico detto Carpe Diem, cogli l’attimo, è più vero che mai. Ci sono attimi che non capiteranno più, ci sono attimi che resteranno solo dei ricordi, dolci o amari. La vita va vissuta proprio nei suoi attimi, senza attendere e ricavandone il meglio, proprio come dice Giancarlo.

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