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Tour nelle magie di Napoli con i ragazzi della III B “Elia Aliperti” di Lausdomini

Napoli, 30 Giugno – Tour nella magica Napoli …dalla Spaccanapoli, passando per via Toledo. Con i ragazzi e le ragazze, licenziati uscenti della III B ” Elia Aliperti” di Lausdomini, si festeggia il traguardo raggiunto della promozione con una lezione di storia dal vivo. Sono “Le capere” ,donne che raccontano Napoli a condurre nel viaggio. Tappa ai quartieri Spagnoli, nel tempio di Diego.

Magia, antropologia, accoglienza e un popolo in movimento. E’ tutto un danzare tra gli usi e i costumi di un popolo. Qui trovi lo spritz Maradona ad un euro. Trovi la limonata a cosce aperte e se vi pare poco, c’è il vico Totò che è tutto un parlare di lui e dei suoi 90 film. E se ancora non vi basta, andiamo in galleria, nello zodiaco a scattare una foto in girotondo. Ci mettiamo in cerchio, col volto in giù. Telefonino in modalità automatica e la foto è fatta.

Il caffè? Ce lo concediamo al Gambrinus, caffè d’ autore. Attraversiamo via Chiaia e arriviamo a piazza Vittoria …una passeggiata in villa comunale. Ma sì , oggi è la giornata dei selfie. Ah e si va ai Vesuviani, a mangiare la pizza …E’ il trionfo di Napoli e della Napoletanità. Con le capere e tra capere ci dileguiamo tra il dedalo di vicoli dei quartieri spagnoli: l’ inciucio cammina tra le ex residenze dei militari e il loro istinto di frequentare le donne dei quartieri per dare sfogo al piacere, a tammurriata è nera:“… Io nun capisco, ê vvote, che succede… E chello ca se vede, Nun se crede! nun se crede! E’ nato nu criaturo niro, niro… E ‘a mamma ‘o chiamma Giro, Sissignore, ‘o chiamma Giro… … Séh! gira e vota, séh… Séh! vota e gira, séh… Ca tu ‘o chiamme Ciccio o ‘Ntuono, Ca tu ‘o chiamme Peppe o Giro, Chillo, o fatto, è niro, niro, Niro, niro comm’a che!”.

I soldati americani, tra cui quelli scuri di origine africana, andavano a donne e capitava che qualcuna rimanesse incinta. Ecco perché il bimbo è nato nero. E continuando in tema di maternità …ci troviamo alla chiesa di santa Maria Francesca, la Santa “dei quartieri” ai Quartieri Spagnoli, nel centro storico di Napoli. In Vico Tre Re a Toledo 13, c’è un piccolo santuario, dedicato a Santa Maria Francesca delle cinque piaghe di Gesù Cristo, che fu la prima donna canonizzata dell’Italia meridionale e compatrona di Napoli. Ci soffermiamo a guardare la sedia della fertilità …dove i fedeli affidano la propria speranza di maternità …si siedono qui non solo donne ma anche uomini che cercano la grazia.

Alzando gli occhi scopriamo i lampioni d’arte contemporanea del maestro Riccardo Dalisi. E volete mettere la stazione di Toledo…la statua del cavaliere. A piazza del Plebiscito spicca imponente l’arte neoclassica della basilica di San Francesco Di Paola. Volgendo lo sguardo al palazzo reale, partendo da sinistra rispetto alla facciata del palazzo, scopriamo le statue di Ruggiero il Normanno, opera di Emilio Franceschi, Federico II di Svevia, scolpito da Emanuele Caggiano; poi Carlo I d’Angiò forgiato da Tommaso Solari. Alfonso I d’Aragona scolpito da Achille d’Orsi; Carlo V di Spagna è firmato da Vincenzo Gemito mentre Carlo III di Borbone è opera di Raffaele Belliazzi, fino a Gioacchino Murat scolpito da Giovan Battista Amendola.

Ed in fine il re d’italia Vittorio Emanuele II di Savoia opera di Francesco Ierace. Napoli non ha bisogno di convincere …E’ storia che si racconta con lo sguardo, è storia di chi inciampa e si rialza , è storia di povertà e nobiltà. E’ profumo di sfogliatelle e di fritturine nel cuoppo, direte take away …ma e’ frijenne e magnanno. Napoli è spettacolo all’aperto tra gente dinamica che si reinventa ogni giorno. Napoli è paradiso, è dolcezza, accoglienza, è sorriso …Napoli è …mille colori, Napoli è tutta n’ata storia.

Anita Capasso

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