“Abbiamo fatto rumore…lo abbiamo fatto per te e per tutte le donne che come te non esistono più. Abbiamo parlato e non siamo rimasti a bocca chiusa…continueremo a fare un gran casino che anche tu sentirai da lassù… Faremo rumore, anche più di un minuto perché ogni cuore venga scosso, proprio come il nostro”.
Scisciano, 26 Novembre – Il 24 Novembre presso la sede centrale dell’I.C. “Omodeo Beethoven” di Scisciano si è svolto, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza di genere, un convegno dal titolo “A bocca chiusa”.
Un evento organizzato dal gruppo consiliare “Cambiamo Scisciano”, allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica per eliminare la violenza contro le donne e, in prospettiva più ampia, contro ogni forma di violenza in genere.
Ricordiamo che nel 1999, con la risoluzione n. 54/134, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 25 novembre Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne e ha invitato governi, istituzioni e organizzazioni, nell’ambito delle rispettive competenze, a organizzare in tale data iniziative destinate a informare l’opinione pubblica sul problema della violenza contro le donne.
Il convegno, moderato da Tonia De Caro e Cristian Mascia, si è aperto sulle note della chitarra del maestro Mariano Mauro con un racconto di storie di donne letto da Rosa Caliendo. Subito dopo i saluti istituzionali del sindaco avv. Antonio Ambrosino, della dirigente Scolastica dott.ssa Rosanna Lembo e del dott. Giuseppe La Rezza, uno degli organizzatori dell’evento.
Nell’ambito dell’evento, gli alunni della scuola secondaria hanno proposto interessanti monologhi che hanno emozionato la numerosa platea. Uno spunto di profonda riflessione è stato proposto da una performance teatrale interpretata da Cristina Mucerino, Giovanna Napolitano e Federico la Montagna, storici membri delle locali compagnie teatrali.
Il tema centrale è stata la prevaricazione insita nello stesso titolo “A bocca chiusa”: quello che tu dici non conta”. Gli interventi ben articolati e connessi tra loro hanno arricchito la serata. Le autorità militari presenti, nella persona del Comandante Dei Carabinieri, Vinicio Pesapane, insieme all’avv. Sabina Sirico hanno curato l’aspetto tecnico procedurale che affronta una donna vittima di violenza che trova la forza e il coraggio di denunciare per riprendersi l’Autenticità che le appartiene.
Coinvolte anche le associazioni del territorio, i volontari di Ya Basta, Giuseppe Napolitano e Antonella Sena hanno raccontato le loro esperienze allo sportello dei diritti e in casa rifugio. Non sono mancate le emozioni dopo i loro racconti. Si è parlato di dialogo, di confronto e di ascolto. Di famiglia, scuola, istituzioni e associazioni e del ruolo degli assistenti sociali che fanno reta tra le autorità, la vittima e le associazioni, prendendo in carico sia la famiglia della vittima che quella dell’aggressore e talvolta l’aggressore stesso. Come ben ha spiegato la dott.ssa Lucia Esposito, assistente sociale presso il Comune di Castellammare di Stabia.
È intervenuta anche la psicologa e psicoterapeuta Carmen Iovine. Ha concluso l’ On. Francesco Urraro con un prezioso e interessante intervento. Da sfondo la mostra fotografica di Sofia dell’ Aversano Orabona “AmaNo” . L’A.C. Scisciano ha dedicato la partita del25 novembre all’ iniziativa “un calcio alla violenza”.
Un prezioso e importante evento, dunque, per richiamare l’attenzione alla necessità di una rivoluzione culturale, nel ricordare Giulia Cecchettin, ennesima vittima di femminicidio in Italia, e per tutte quelle donne che vivono nel terrore, per coloro che non riescono a uscire da un rapporto malato, tossico, per chi è sopravvissuta e per chi, invece, è stata ammazzata. Tanti, troppi femminicidi. Tanto, troppo silenzio, da rompere con un grido, con il rumore del cambiamento.
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