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San Vitaliano, emergenza Polveri Sottili. Flash mob promosso dai Medici per l’Ambiente: in piazza con associazioni, studenti, cittadini e istituzioni [Video]

San Vitaliano, 4 Aprile – Associazioni, cittadini, studenti e i sindaci di San Vitaliano e Scisciano: tutti in piazza per sensibilizzare le istituzioni regionali, metropolitane e comunali, affinché si adottino misure idonee a contenere i temibili sforamenti dei parametri del PM10. Questa mattina, a San Vitaliano, si è svolto un Flash mob promosso dai Medici dell’Ambiente della sezione di Nola-Acerra, in sinergia con il Comitato Civico “Aria Pulita” dell’Agro Nolano. La partecipata manifestazione aveva uno scopo ben preciso: protestare contro la mancata adozione delle misure di abbattimento dell’inquinamento atmosferico nella piana Aversano -acerrano – pomiglianese – nolana.

Al flash mob delle associazioni ambientaliste del comitato civico, sono intervenuti gli studenti del Liceo Artistico di San Vitaliano “C. Colombo”, i sindaci di San Vitaliano e di Scisciano, Raimo e Serpico, e tanti cittadini sensibili alle questioni ambientali. “Come medici per l’ambiente abbiamo lanciato un appello all’assessore Bonavitacola affinché costituisca un tavolo tecnico e consultivo con le associazioni impegnate sul territorio per tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini e migliorare le misure emergenziali legate agli sforamenti di polveri sottili”, ha dichiarato Gennaro Esposito, presidente dei medici per l’ambiente Nola Acerra.

Gli attivisti, durante la manifestazione, hanno promosso un girotondo nella piazza antistante il comune di San Vitaliano e hanno diffuso materiale informativo circa i rischi del particolato sottile nell’atmosfera. “Come Agenzia Area Nolana – afferma il sindaco di San Vitaliano Pasquale Raimo –  abbiamo già da tempo preso impegni con la Regione Campania. Ultimamente, nel periodo di pandemia, anche con due incontri in video-conferenza. Il vice-presidente Bonavitacola – prosegue –  si è impegnato con tutti i 18 comuni dell’area nolana per attivare dei fondi che possano servire a individuare le cause dell’inquinamento. Inoltre è stato preso l’impegno affinché proprio la zona del nolano diventi una zona pilota per facilitare la risoluzione della problematica. Saranno infatti stanziati dei fondi, – precisa il primo cittadino –  sulla falsa riga del bonus 110% per concedere ai cittadini delle sovvenzione per l’abbattimento dei fumi, per il rinnovo delle caldaie e delle stufe, a totale carico della regione. Dalle analisi effettuate dall’Arpac si rileva che lo sforamento del PM10 si concretizza soprattutto nel periodo invernale e nelle ore che vanno dal pomeriggio alla tarda serata. Un primo step, dunque, sarebbe quello di concedere dei bonus a tutti i cittadini dell’agro nolano affinché si possa verificare se l’esperimento in oggetto abbia una sua reale valenza. Oltretutto, – puntualizza il sindaco –  abbiamo chiesto anche un’analisi rigorosa dell’intera area nolana, ci hanno promesso che interverranno anche dal punto di vista economico.

Devo aggiungere che qualche passo in avanti è stato fatto. Nel luglio del 2020, infatti, è stata emessa una legge regionale e a febbraio è stato istituito un regolamento che ribadisce che il problema non è solo San Vitaliano ma è decisamente di area vasta. C’è, quindi, un decalogo che illustra come è necessario che tutti i comuni si comportino in modo univoco, anche nella emissione di ordinanze sindacali. In definitiva, noi comuni chiediamo alla regione soprattutto controlli seri. Nel ringraziare il dott. Esposito – conclude –  e tutte le associazioni per il flash mob di stamane, ribadiamo la nostra vicinanza per le importanti manifestazioni di questo genere che certamente fanno da stimolo e sensibilizzano le istituzioni in merito alla delicata problematica del PM10”.

Complessa e variegata è la problematica riguardo lo sforamento dei parametri del PM10, si parla spesso di abbattitore dei camini, come se il problema riguardi solo i riscaldamenti, ma una ulteriore e fondamentale emergenza da affrontare, coinvolge necessariamente anche il traffico veicolare. ”E’ opportuno ribadire – afferma Eduardo Serpico sindaco di Scisciano e presidente del Tavolo dei Comuni dell’Agenzia di Sviluppo dell’Area Nolana – che siamo riusciti ad ottenere dal vice-presidente della Regione Campania Bonavitacola, degli impegni concreti. Oltre agli abbattitori delle polveri sottili riguardo le fonti di riscaldamento, per il discorso del traffico veicolare come una delle fonti più invasive di inquinamento, anche qui abbiamo ottenuto concrete promesse da parte della regione con un impegno già ratificato.

E’ stato, infatti, sottoscritto un protocollo d’intesa con Enea, una società che si è interessata alla problematica dell’inquinamento ambientale anche in Pianura Padana. E’ necessario però essere consapevoli del fatto – prosegue il presidente del Tavolo dei Comuni –  che noi paghiamo anche un problema di natura strutturale, morfologica, legata alla nostra area. Dobbiamo in ogni caso impegnarci continuamente per individuare le cause e trovare le soluzioni a tale preoccupante problematica. Positive sono dunque queste manifestazione, come importante è il costante impegno delle associazioni. E’ senza dubbio una complessa problematica che investe l’intera area nolana e dunque da qui nasce l’esigenza di allocare le centraline dell’Arpac su tutti i comuni che ne faranno richiesta, centraline di ultima generazione, che daranno un quadro più definito dei parametri. Continueremo ad andare avanti, – conclude Serpico – siamo a fianco delle associazioni e dei cittadini che si impegnano per il bene del nostro territorio, affinchè sia possibile consegnare ai nostri figli un ambiente più sano e più pulito”.

Chiara e molto realistica è la denuncia lanciata dal presidente dei Medici per l’Ambiente campano Gaetano Rivezzi riguardo i rischi per la salute causato dal temibile PM10. ”Sono otto anni che la centralina di San Vitaliano e quella di Acerra occupano il primo e il secondo posto tra le centraline più sforanti d’Italia – ha dichiarato il presidente dei medici per l’ambiente. “È necessario un maggior impegno dei cittadini e delle istituzioni per poter abbattere almeno del 50% il rischio di patologie come la broncopatia cronica ostruttiva , le patologie cardio respiratorie, i tumori del polmone e le malattie degenerative del sistema nervoso centrale, compresi i tumori nelle fasce di età più precoci. In Campania – conclude –  i tassi di mortalità sono tre volte superiori a quelli della media regionale. E ciò è dovuto anche all’inquinamento delle falde acquifere”.

Al termine delle manifestazioni tenutesi nei due comuni a più alta concentrazione di polveri sottili d’Italia i convenuti hanno concordato una serie di visite informative nelle classi e un adeguato supporto formativo per i docenti sui temi ambientali.

 

 

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