San Gennaro Vesuviano, la signora Maria Boccia compie 100 anni: “Il tuo secolo di vita è un secolo d’amore”

San Gennaro Vesuviano, 12 Aprile –  La signora Maria Boccia, nata il 9 aprile1924 è giunta alla veneranda età di cento anni potendo vantare di lucidità mentale. È scampata al virus del 2019 grazie alla minuziosa accortezza della figlia Raffaella con il marito Nello, che hanno salvaguardato la sua salute con attenzione e  l’hanno rincuorata  per la mancanza di visite che era abituata a ricevere. È una mamma fortunata ad avere figlia  e genero amorevoli, che si prendono cura di lei, tenendola nella loro abitazione a San Gennaro Vesuviano. Racconta storie del passato ed è un piacere stare in sua compagnia.

È una macchina del tempo.  Ricorda la sua vita, la prigionia di guerra dei quattro fratelli, la perdita di suo marito Andrea in un tragico incidente, la morte di  sua figlia  Lorenza avvenuta venti anni fa. Gli occhi si illuminano quando parla  con affetto del genero Fernando e delle nipoti Maria Stella e Carmen, che vivono al nord, ma le fanno visita  spesso. A volte è pigra  nel parlare, ma quando lo fa  sembra che i personaggi dei suoi racconti balzino nella stanza con tutte le loro anime.

È vissuta a Castello, piccola frazione di Palma Campania. Lì ha trascorso gran parte della  una vita, circondata dagli affetti e goduto della bellezza del paesello e della sua aria pura, per poi trasferirsi dalla figlia Raffaella. Il suo centenario ricorso il 9 aprile 2024 è stato festeggiato non solo con la famiglia e gli amici, ma anche onorato  dalle  Amministrazioni comunali sia di Palma Campania  che  di San Gennaro Vesuviano, con grande gioia. La figlia Raffaella Caliendo, professoressa di inglese all’istituto Caravaggio, le ha dedicato una lettera che la signora   Maria ha ascoltato attentamente nel giorno della festa.

“Oggi festeggiamo i tuoi 100 anni, un evento per noi straordinario. Non è un’impresa semplice raggiungere questo traguardo. Al giorno d’oggi chi di noi può dire di aver visto la propria madre e nonna vivere così a lungo e in buona salute? Cento anni sono tanti ma sono passati in niente. Nessuna ruga sulla tua fronte, la tua pelle liscia e vellutata che sa di Venus, ai nostri occhi è ancora più bella! Eppure tu di rughe ne hai avute tante. Numerose nuvole hanno offuscato il tuo cammino. Quanta sofferenza hai dovuto sopportare, per elencarne gli episodi non basterebbe una vita.

Hai sofferto la fame, il freddo, sei stata testimone di grandi eventi, come la guerra, hai visto generazioni passare lungo il tuo cammino, come il migliore dei supereroi hai superato mille difficoltà, affrontato tante peripezie e sei rimasta  la stessa. Ragazza esile, dalle mani piccole, ma grandi abbastanza per lavorare la terra. Era lì che trascorrevi le tue giornate, poi con  le tue braccia abbastanza forti andavi a vendere  fascine a piedi fino a Sarno. Non sono mancati però i colpi di testa, i giochi con le amiche, le marachelle con i fratelli, i balli e gli scherzi.

Ti chiamavano ‘Mussolini’  e il tuo colpo di testa più grande è stato la fuitina con papà, ma tu l’amavi. Ah l’amore! Anni fa eri sul punto di morire, colpita da un ictus, ma tu sei forte, e lo sei stata ancora di più quando la vita ti ha tolto il bene più grande, e hai sopportato  il dolore più forte che una madre può affrontare. Invece di abbatterti   la vita decise  di darti un’altra possibilità. Volevi stare ancora con noi. Non è mai fredda la casa se ci sei tu mamma, nonna, suocera, zia. Sempre affettuosa, sempre pronta a consolare.

Hai condiviso le nostre angosce, le nostre preoccupazioni e hai spartito  tutte le sfide che la vita ci ha presentato. La tua  Integrità e lealtà sono stati di esempio per noi, sei riuscita a darci tutto. Hai cambiato in meglio la vita  di tutte le persone che ti circondano. Le rose che ti abbiamo regalato sono 100,quanti sono i tuoi anni, ma non basterebbe un giardino per dimostrarti il bene che ti vogliamo. In questo giorno ti auguriamo di spegnere le 100 candeline non solo per celebrare la tua vita ma anche per riconoscere la luce che hai portato in quella di tutti noi. Il tuo secolo di vita è un secolo d’amore.”

 

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