Cronaca

Omicidio Tramontano, Impagnatiello: “Chiedo scusa a Giulia e alla sua famiglia per la mia disumanità”. Sorella di Giulia: “Ergastolo senza sconti”

Napoli, 18 Gennaio – Sguardo basso, fazzoletto in mano: rimane così in aula Alessandro Impagnatiello, reo confesso dell’omicidio di Giulia Tramontano, la compagna incinta di sette mesi originaria di Sant’Antimo, in provincia di Napoli.

Le telecamere non vengono ammesse a seguire il processo, il 30enne ex barman chiede di rilasciare dichiarazioni spontanee: “Chiedo scusa a Giulia e alla sua famiglia per la mia disumanità, mi ha avvolto qualcosa di oscuro. Ho distrutto la sua vita e quella del bambino che eravamo pronti ad accogliere. Quel giorno anche io me ne sono andato, non vivo più”.

La sorella di Giulia e il padre lasciano l’aula: “Ergastolo senza sconti”, chiede lei. La madre e il fratello lo ascoltano in piedi senza tradire alcuna emozione. Solo la famiglia Tramontano sarà parte civile del processo, respinte le richieste del Comune di Senago, dell’associazione Penelope e della Fondazione Polis della Regione Campania. 

La Procura ha chiesto l’ammissione di altre prove, in particolare un video del baby shower del piccolo Thiago, quando – ha detto la pm – l’imputato stava somministrando da mesi il veleno per topi alla compagna. Prossima udienza il 15 febbraio. 

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