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Napoli, al Vomero troppi platani abbattuti. Capodanno (Valori Collinari): “Bisognava tentare di salvarli!”

Chiesta l’apertura di un’indagine per fare chiarezza sulla vicenda

Napoli, 11 Febbraio – “Sta destando molto clamore e anche rabbia tra i residenti del quartiere Vomero il recente abbattimento di altre otto alberature stradali, in particolare ben 7 platani, posti tra via Scarlatti e via Luca Giordano. Alberi ultracentenari, piantati all’inizio del secolo scorso – esordisce Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, da sempre attento al sempre più scarno patrimonio arboreo di quello che un tempo era conosciuto come “quartiere dei broccoli”, devastato, a partire dagli anni’60, dallo scempio edilizio con la scomparsa di buona parte delle distese di verde che lo caratterizzavano -. L’attenzione si è, in particolare, soffermata sul platano che si trovava dinanzi allo storico villino Casciaro, in via Luca Giordano. Un platano che per altezza, circa 20 metri, e per le dimensioni del tronco, che alla base raggiungeva circa un metro di diametro, aveva tutte le caratteristiche per essere considerato un albero monumentale. Di esso allo stato resta solo la ceppaia, dalla quale però non si evince alcuna malattia che potesse affliggere il platano in questione, decretandone la morte “.

“Ho fotografato quest’albero in diversi occasioni, essendo sicuramente uno dei più maestosi e antichi del quartiere, comparendo addirittura in una foto, che conservo, risalente a un secolo fa – puntualizza – ma non ho mai riscontrato, almeno a vista, situazioni che potessero far ritenere che l’albero fosse affetto da patologie che ne mettessero in discussione la stabilità, al punto addirittura da comportarne il taglio. Peraltro, sull’avviso affisso sul tronco del platano in questione nei giorni precedenti all’intervento, era scritto che si sarebbe effettuata una normale potatura. Una delle foto è stata scattata il 15 agosto dell’anno scorso e l’albero stava benissimo, rigoglioso con tanti rami e foglie al punto da oscurare in proiezione quasi tutta la facciata dell’immobile retrostante. Orbene pur volendo accettare la tesi che nel periodo dall’agosto scorso ad oggi si sia ammalato, chiediamo che vengano resi pubblici i dati relativi alla patologia dalla quale era affetto, chi e quando è stato attestato il suo precario stato di salute e perché non sia stato possibile tentare di curarlo, così come si fa per gli esseri umani, invece che decidere di eliminarlo. Oltre un secolo è stato necessario per farlo crescere mentre sono occorsi pochi minuti per ridurlo in pezzi “.

“Peraltro su tutti gli abbattimenti di alberature stradali , avvenuti in questi giorni – sottolinea -, sono state palesate, anche attraverso i social network, non poche perplessità, chiedendo che si faccia chiarezza sui motivi posti alla base delle decisioni che si vanno assumendo al riguardo, con interventi che stanno portando a una vera e propria decimazione delle alberature stradali, le quali rappresentano da sempre un filtro naturale, dal momento che notoriamente, attraverso il processo della fotosintesi, trasformano l’acqua e l’anidride carbonica in ossigeno, utilizzando l’energia proveniente dai raggi solari che colpiscono le foglie. Non solo ma offrono, con rami e foglie, ombra e refrigerio ai passanti, specialmente nei periodi estivi “.

“D’altronde – continua Capodanno – se, per un verso è necessario da parte degli uffici competenti, attraverso personale qualificato, effettuare tutte le verifiche e gli interventi del caso per salvaguardare l’incolumità dei passanti, viene altresì osservato che, se si fosse intervenuti con le opportune verifiche, cadenzate nel tempo, le patologie eventualmente riscontrate potevano essere curate e, di conseguenza, molti platani, che furono piantati per abbellirne strade e piazze, all’atto della nascita del “Nuovo Rione”, voluto dalla legge per il Risanamento di Napoli nel 1885 e che dunque hanno oltre un secolo di vita, rappresentando anche all’estero, una caratteristica peculiare del quartiere collinare, si sarebbero potuti salvare. Difatti, negli ultimi tempi, anche a ragione dell’elevato tasso di inquinamento che si registra al Vomero, i platani secolari sono stati attaccati da diversi agenti patogeni, tra i quali quello del cosiddetto cancro colorato. Danni ha causato anche la tingide del platano che ne ha infestato le foglie, oltre ad arrecare fastidiose punture alle persone. Si aggiunga che molte di queste essenze non vengono sottoposte a potature mirate e cadenzate nei periodi previsti, raggiungendo di conseguenza i piani alti degli edifici circostanti “.

Sull’abbattimento delle alberature avvenute in questi giorni al Vomero Capodanno chiede che venga aperta un’indagine tesa a fare chiarezza sulle tante questioni sollevate. Con l’occasione lo stesso Capodanno sollecita, ancora una volta, l’amministrazione comunale a provvedere, in tempi rapidi, a proseguire nell’opera di ripiantumazione delle tante alberature stradali mancanti nell’ambito della municipalità collinare, operazione iniziata nel mese di novembre dell’anno scorso nei tratti pedonali di via Scarlatti e di via Luca Giordano ma poi inopinatamente interrotta.

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