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Napoli, al Vomero arrivano gli stands di Chocoland. Capodanno (Valori Collinari): “Basta con fiere e sagre mangerecce!”

Napoli, 24 Ottobre – “Oramai – esordisce Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente delle Circoscrizione, dopo aver osservato che stamattina sono sbarcati nel tratto pedonalizzato di via Scarlatti gli allestimenti per la realizzazione degli stands della fiera Chocoland – il Vomero, quartiere collinare partenopeo, con i suoi 48mila residenti, su appena due chilometri quadrati di superficie, con i quasi duemila esercizi commerciali a posto fisso, che, notoriamente, attraversano una lunga quanto persistente crisi, some testimoniano anche dagli articoli di cronaca pubblicati in questi giorni, con le istituzioni preposte che fino a questo momento non hanno mosso un dito per la soluzione di alcuni gravi problemi che attanagliano, da diverso tempo a questa parte, il quartiere collinare, dalla presenza costante di cumuli di rifiuti a tutte le ore, alle numerose buche e avvallamenti sulle strade con conseguenti pericoli, assume sempre di più l’aspetto di uno dei tanti paeselli della provincia partenopea, dove, pure per richiamare persone da altre zone limitrofe, tradizionalmente si organizzano sagre, fiere e feste paesane per l’esposizione e la vendita di prodotti alimentari”.

“In passato, – ricorda – quando il Vomero, a parte alcuni casali, era una lunga distesa di giardini e di terre coltivate, coltivazioni tra le quali prevaleva il famoso “broccolo”, una sagra di prodotti della terra avrebbe certamente avuto una ragione d’essere. Oggi, nel terzo millennio, con la colata di cemento che ha distrutto da tempo orti e giardini sulla collina, certamente non ha più alcun senso. Inoltre va considerato che le fiere di prodotti alimentari, si tengono in quelle che pomposamente vengono definite “isole pedonali” realizzate in alcuni tratti di via Scarlatti e di via Luca Giordano, laddove, in realtà, si tratta di limitate porzioni di strade che sono stati semplicemente chiuse al traffico, ma solo sulla carta, visto che si registra la presenza di numerosi autoveicoli privati in transito e in sosta sia per la carenza dei necessari controlli sia per la mancanza di dissuasori a scomparsa ai varchi che garantirebbero il passaggio ai soli veicoli autorizzati”.

“Inoltre – aggiunge Capodanno – in concomitanza con la chiusura dei suddetti tratti di strada di via Scarlatti e di via Luca Giordano, non è stato realizzato mai neppure uno stallo di parcheggio pubblico limitrofo, la qual cosa ovviamente contribuisce ancor più ad intasare il già asfittico traffico del Vomero, traffico che con le autovetture parcheggiate in seconda fila nelle poche strade ancora percorribili, per la mancanza dei necessari controlli, paralizza l’intero quartiere. Senza considerare il fatto che già abitualmente i tratti di strada chiusi al traffico veicolare hanno subito l’invasione di gazebo, dehors, ombrelloni, tavolini e sedie, la qual cosa costringe i passanti a fare lo slalom”.

“Infine – puntualizza -, va anche osservato che le iniziative in questione, in mancanza di un regolamento che ne disciplini la realizzazione, regolamento già adottato da altri Comuni, possono avere ripercussioni particolarmente negative sulle attività commerciali dei tratti di strada interessati, dal momento che gli stand vengono posizionati dinanzi a tali esercizi, in maniera tale che, per osservare i prodotti esposti, i pedoni devono passare al centro della carreggiata, oscurano di fatto le vetrine dei negozi a posto fisso”.

“Sotto l’aspetto economico, poi – prosegue – il danno potrebbe essere ancora maggiore, dal momento che i passanti, attratti dalla degustazione e dalla vendita dei prodotti alimentari esposti negli stand, sono indotti a disertare i numerosi esercizi commerciali della zona che vendono prodotti analoghi”.

“Un altro tema che, anche in passato, è stato posto più volte all’attenzione degli uffici competenti – aggiunge Capodanno – riguarda gli aspetti igienico-sanitari, trattandosi di prodotti alimentari, con la conseguenza di dover potenziare i controlli del caso ma anche con un incremento di tutte quelle attività atte a garantire la pulizia dei tratti di strada interessati, attraverso un adeguato e costante servizio, pure, per la rimozione dei rifiuti solidi urbani. Al riguardo bisogna tener conto delle severissime linee guida, dettate Comunità europea, applicabili a piccole e grandi manifestazioni enogastronomiche. In base a tale regolamentazione, per il rispetto del quale è prevista la vigilanza delle aziende sanitarie, è obbligatorio ottemperare alle norme Haccp, Hazard Analysis and Critical Control Points, sull’igiene, dotando il personale di vestiario di ricambio, allestendo spogliatoi, bagni e lavelli, possibilmente a pedale, con acqua corrente”

“Ci sono poi da tener in conto i problema legati alla sicurezza – sottolinea – anche per le difficoltà che potrebbero insorgere al passaggio dei mezzi di soccorso, ambulanze e veicoli dei vigili del fuoco, in particolare, anche a ragione delle notevoli restrizioni delle carreggiate, determinate dagli stand e dell’affluenza del pubblico. Al riguardo si ribadisce anche la necessità di rispettare, pure ricordando tragici eventi avvenuti nel corso di analoghe manifestazioni pubbliche, le linee guida da applicare laddove si possono presentare particolari rischi di criticità in termini di sicurezza per i luoghi e i partecipanti, così come indicati nella direttiva varata con la Circolare n. 11001/1/110/(10) del 18 luglio 2018 dal Ministero degli Interni”.

Capodanno, al riguardo, tempo addietro, ha anche lanciato una petizione on-line, presente al sito: https://www.change.org/p/comune-di-napoli-basta-con-fiere-e-sagre-nel-quartiere-vomero-bisogna-garantire-la-sicurezza-dei-cittadini , petizione che ha raccolto circa 200 sottoscrizioni, con la quale si chiede all’amministrazione comunale di vietare l’organizzazione di tali tipi di manifestazioni al Vomero, segnatamente nei tratti di strada chiusi al traffico veicolare e destinati al transito pedonale di via Scarlatti e di via Luca Giordano e, nel contempo, di procedere, attraverso un progetto univoco ed armonico, alla sistemazione complessiva di tutte le strutture che attualmente occupano il suolo pubblico in tali tratti di strada, nel rispetto delle vigenti normative.

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