Napoli, 8 Gennaio – La vita è bella e andrebbe vissuta con pienezza, ringraziando il Creatore per la beltà che ci delizia attraverso i sensi giorno per giorno, frangente per frangente, fino alla fine dei nostri giorni mortali. Ma nella sua tragicità, che inevitabilmente questa beltà cela quando si distorce, emergono valori che sopperiscono ad altri non più manifesti, non più tangibili per la caducità della vita stessa.
Ed ecco la “fenice” venir fuori, imperiosa, ad abbracciare i desideri di un vincente, ad accompagnare Antonio nel suo percorso di rinascita ed essere da esempio per i tanti giovani che si abbattono per le vicissitudini dell’esistenza. Fu nel lontano 1984, quando il neonato sangennarese Antonio Carbone subì un’insufficienza 
respiratoria, cioè un deficit che solitamente riguarda la prima fase di respirazione post nascita. Questo fenomeno, che potrebbe capitare in qualsiasi frangente del parto, è estremamente imprevedibile: si stima che solamente nel 20-40% dei casi, le difficoltà che colpiscono il feto nella fase di travaglio sono precedute da un evento sentinella che induce a un intervento d’emergenza.
Le innumerevoli problematiche di Antonio, scaturite da questa condizione prenatale, lo hanno condotto verso un percorso di enormi difficoltà, ma l’aiuto incessante dei propri genitori, degli amici, dei conoscenti, dei medici professionisti e dei tecnici fisioterapisti, è stato fondamentale per coadiuvarlo allo scopo di superare barriere, spesso invalicabili, data la sua condizione paraplegica.
Di seguito, le emozionanti parole del giovane, che testimoniano la sua forza innata e il suo amore per la vita: “Sono un diversabile di 39 anni. Quando sono nato nel 1984 ho avuto un’asfissia cerebrale prenatale a causa di mancanza di ossigeno per quasi 2 ore. Non mi sono mai abbattuto e per anni ho fatto terapie, poi, nel 1996, ho conosciuto un terapista di nome Dan, il quale mi ha fatto appassionare al mondo del Bodybuilding facendomi praticare questo splendido sport a casa con elastici e pesi – continua Antonio Carbone – nel 2008 mi 
sono iscritto in palestra per praticarlo in maniera ufficiale e la mia costanza e perseveranza mi hanno condotto nel 2017 a diventare Personal Trainer.
Tutto ciò, grazie soprattutto a Francesco, un poliziotto di Roma delle Fiamme Oro, che ho conosciuto sulla terrazza “Io Posso” di San Foca (Le), una spiaggia attrezzata per consentire a persone con disabilità motorie o malattie altamente invalidanti di fare il bagno in piena sicurezza”. Non c’è dubbio che Antonio è il simbolo della fermezza, del desiderio di superare le difficoltà della vita ed è l’esempio per tante persone che si abbattono e si deprimono per meri disturbi, assurdi concetti esistenziali che sovente non stanno né il cielo né in terra. Il palmares sportivo di Antonio continua senza sosta, incrementandosi di due diplomi di Istruttore Bodybuilding nel 2018, uno di primo livello e l’altro di Personal Trainer della IFBB di Roma.
Neanche la pandemia ferma il giovane sportivo sangennarese, anzi, nel 2020 in videoconferenza riesce ad acquisire un ulteriore titolo, stavolta in “Educatore in Nutrizione Funzionale”, rilasciato dall’ATS, primo Istituto di Formazione Professionale in Ambito Scientifico nonché punto di riferimento per tutti i professionisti della salute in Italia e tra i principali enti a livello internazionale. Ad Maiora Semper!
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