Napoli, 2 Giugno – Giulia Tramontano è stata uccisa dal suo compagno. Un uomo che l’ha tradita e che, non riuscendo ad affrontare la realtà, l’ha uccisa. Il compagno di Giulia ha ucciso lei e il bimbo che portava in grembo. Una storia agghiacciante, l’ennesimo femminicidio perpetrato da un uomo folle, debole, traditore. E la storia triste di Giulia viene strumentalizzata da chi cerca, in tutti i modi, di gettare alle ortiche la famiglia tradizionale.
Cosa c’entra la famiglia tradizionale con un femminicidio? Ecco cosa hanno detto alcuni miei colleghi. “Scorre il sangue e ci accorgiamo che la misoginia esiste. Gli altri giorni il misogino è quello che magari fa anche ridere, è l’uomo che fa l’uomo e la donna deve fare la donna, mica genitore 1 e genitore 2. Giulia è stata uccisa da questa fetida e bastarda cultura patriarcale.” Paolo Berizzi. Giusto per chiarire, Paolo Berizzi è uno che vede fascisti ovunque. Fortuna sua e di tutti noi, il fascismo è finito da un pezzo, altrimenti le cavolate sui social non avremmo potuto scriverle.
A maggior ragione lui, che ad ogni piè sospinto tira fuori il fantomatico pericolo fascista. Andiamo ad un altro luminare, il caro Fabio Salamida: “No, Alessandro Impagnatiello non è un folle, non è “un bravo ragazzo colto da un raptus”, uno che “lavorava tanto” e “salutava tutti”. È un assassino, un italiano e perfetto rappresentante di quel modello in decomposizione che chiamiamo famiglia tradizionale”.
Dire che Alessandro Impagnatiello è un poveraccio che ha ammazzato la compagna, senza tirare in ballo altro, è troppo? Purtroppo la nostra società liquida non riesce ad affrontare la realtà. Di fronte alle responsabilità si va in tilt. Poi ci sono quelli che, come Salamida e Berizzi, cercano un nemico che si confaccia alla loro idea madre; una sorta di manicheismo che vuole un nemico da attaccare, usare, demonizzare. La violenza serve solo a generare altra violenza, altre vendette, solo la pace può risolvere i problemi in modo nuovo. Quindi, certi stereotipi, certe considerazioni, andrebbero quantomeno filtrate prima di farle passare in rete. Un pensiero per Giulia “Che il mio abbraccio arrivi fin lassù a te e al tuo bambino”.
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Giornalista pubblicista. Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell’Italia meridionale.
Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda.
Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.
