Riflessioni in pillole Rubriche

La morte non è altro che una vita sospesa…

Non si va mai via, si varcano solo altri cieli L.D.M.

Napoli, 2 Novembre – Ogni anno il due novembre si affaccia nella mia mente il ricordo di quando bambina col vestitino “buono”, la giacchina di cotone a maniche lunghe e le scarpe di vernice nera, andavo con mia sorella al cimitero. Erano giornate calde come quelle che stiamo vivendo adesso, c’erano le bancarelle che vendevano il torrone, i melograni, le caramelle e per me era un giorno di festa, andavo dai miei nonni paterni che non avevo mai conosciuto, guardavo le foto sulla lapide e quei lineamenti mi sembravano così antichi. Dicevo che era un giorno di festa e lo era perché non conoscevo ancora il dolore e la lapide a cui mandare un bacio era solo una.

Col passare del tempo il numero è aumentato sempre di più, quelle foto sulle lapidi non erano poi così antiche ai miei occhi e il dolore nel mio cuore ha fatto capolino. Dicono che la morte sia una evoluzione naturale della vita, sicuramente senza di essa qualsiasi pianeta diventerebbe stretto per contenerci tutti, ma a mio parere è la cosa più innaturale che esista.

Le persone che abbiamo amato mancano, mancano tanto, di loro ci restano talvolta gli oggetti materiali che comunicano con noi al posto loro, ci restano i ricordi, ma quanti di noi darebbero qualsiasi cosa per avere anche solo per un giorno la possibilità di trascorrere una giornata con loro?

Venerdì abbiamo esumato mia madre, era stato suo desiderio essere sepolta in terra, diceva che era la cosa più naturale da fare, non è stato semplice seguire passo dopo passo l’operazione, ma era doveroso essere lì e tenerle compagnia mentre ritornava dagli inferi e si elevava verso il cielo, avvolta in un bellissimo e caldo raggio di sole. Ho cercato mentalmente di ricomporla ma non è stato semplice, allora mi sono concentrata su ciò che una volta era stato il suo bel viso ed ho rivisto i suoi bei lineamenti, ho rivisto lei.

È mia certezza che siamo delle anime immortali e in quanto tali, la morte non ci appartiene. Se avessi autorità trasformerei questo giorno, nel giorno del ringraziamento. Si usa dire che tutti sono utili e nessuno è indispensabile, basta fare un giro al cimitero, a mio parere questa è una grande sciocchezza. A tutti quegli uomini e donne dobbiamo l’evoluzione dell’umanità, dobbiamo scoperte che hanno cambiato il mondo e migliorato la vita, dobbiamo cultura, poesia, amore.

Oggi andrò di nuovo al cimitero e voglio sentirmi come quella bambina, felice e come in un giorno di festa, correre verso quei volti e ringraziarli per la loro esistenza.

La morte non è altro che una vita sospesa.

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