Napoli, 22 Aprile – Sono sempre più preoccupanti i dati forniti circa l’occupazione rosa campana. La Regione Campania, secondo le classifiche di Eurostat riportate da “Il Mattino” del 19 aprile, ha la quota più bassa di donne che lavorano in tutto il continente. Si teme, dunque, che ci sia stato un grande fraintendimento da parte della Giunta, poiché i campani avevano dato fiducia a De Luca nella speranza di raggiungere le prime posizioni per livelli occupazionali e non per essere la Regione con il peggiore tasso di “lavoro rosa”.
Sono oramai otto anni che le possibilità di incrementare il lavoro vengono buttate al vento senza un apparente motivo, considerate, soprattutto, le centinaia di milioni di euro messi a disposizione dal Governo e dall’Europa e trasformate dalla Regione in strumenti e progetti che non hanno prodotto alcun risultato. Pensiamo all’”Osservatorio regionale sul mercato del Lavoro”, nato per raccogliere e analizzare le linee programmatiche a supporto delle politiche regionali per il lavoro oppure al “Piano Strategico Pari Opportunità”, finalizzato a favorire la partecipazione femminile al mercato del lavoro attraverso azioni di comunicazione e di sensibilizzazione; che risultati tangibili hanno prodotto queste azioni se oggi due donne su tre sono ancora impossibilitate a crearsi una famiglia per mancanza di stabilità lavorativa, insufficiente formazione professionale, e non solo.
«Siamo parecchio lontani dall’idea di occupazione femminile che auspichiamo per la Regione Campania. Siamo nel 2023 e la figura femminile è ancora fortemente penalizzata. L’Assessore regionale con delega al lavoro ci spieghi come mai non vengono utilizzati i fondi stanziati, e se vengono utilizzati, perché vengono impiegati così tanto male da avere risultati del genere?» – Spiega l’On. Antonella Piccerillo – «Da donna e da Consigliere regionale, posso dire che è una vergogna leggere che la Campania è ancora la maglia nera d’Europa per il cosiddetto “lavoro rosa”. Spero che i dati vengano letti con la dovuta attenzione anche da De Luca, così da intervenire immediatamente per un cambio di rotta che appare oggi più necessario che mai, visto che da quando lui è a capo della Regione, l’occupazione femminile, in termini percentuali, ha perso quasi 4 punti.»
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