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I fattori attuali da valutare prima di scegliere un mutuo a tasso fisso o variabile

Napoli, 27 Novembre – Nel momento in cui abbiamo bisogno di liquidità andiamo a sviscerare tutte le possibilità offerte dal mercato. A primeggiare sono i mutui, i quali ci permettono di ottenere un compenso in denaro immediato da restituire secondo le indicazioni previste nel contratto.

Tuttavia, quando dobbiamo scegliere un mutuo a tasso fisso o a tasso variabile cominciano a danzare i dubbi. Quale scelgo? Esistono diverse possibilità, anche collaterali, come la richiesta di preventivo di cessione del quinto, ma ciò a cui dobbiamo prestare attenzione è la nostra capacità di restituire del denaro e far fronte ai cambiamenti.

Il tasso fisso richiede una percentuale invariabile lungo tutto l’arco dell’esistenza del contratto. A differenza, il tasso variabile è soggetto a diversi fattori, spesso geopolitici ed economici, che possono innalzare la percentuale anche a livelli impensabili.

Tuttavia, i tassi variabili sono generalmente più bassi e permettono di risparmiare se la situazione rimane inalterata. Pertanto, si tratta di una scelta difficile, a cui negli ultimi anni il mercato è venuto incontro offrendo proponendo delle soluzioni ibride.

Tasso fisso e variabile: a chi conviene?

In passato la richiesta di tasso fisso o variabile equivaleva a una sorta di test della personalità. Gli audaci sceglievano il tasso variabile, mentre i previdenti selezionavano il tasso fisso.

Questo perché, come abbiamo già anticipato, una percentuale fissa vanta dei pagamenti costanti e preventivati nel budget familiare, mentre i tassi variabili possono oscillare e presentare dei rischi sebbene appaiano più allettanti.

A livello domestico, la scelta di un mutuo rispetto a un altro cambia la prospettiva di vita. Può sembrare esagerato, eppure ciascun contraente si deve rapportare con la sua tolleranza al rischio.

Difatti, la stabilità di pagamento promossa da un mutuo a tasso fisso permette alle persone di programmare altre spese e di tenere tutto perfettamente sotto controllo, anche a distanza di anni dalla firma del contratto.

A differenza, chi sceglie la tipologia di pagamento dei mutui a tasso variabile gode di minore libertà. Può progettare dei piani di pagamento a breve termine, ma deve fare un’estrema attenzione con quelli a lungo termine.

Eppure, entrambe le soluzioni nascondono in verità dei vantaggi, l’importante è saper selezionare il profilo più ficcante e corrispondente alla singole necessità. Un fattore da considerare è la lunghezza del mutuo.

Il tasso fisso è quasi obbligato per i mutui brevi, questo perché pochi mesi non possono sostenere una percentuale bassa. Mentre nei mutui lunghi si può iniziare a optare per il tasso variabile.

La percentuale di pagamento è più bassa e quindi i costi mensili sono più vantaggiosi. Se il contraente vanta una capacità di risparmio superiore può investire i soldi e all’occorrenza utilizzarli qualora il tasso dovesse salire in percentuale.

Ma, come dicono gli esperti, prima di abbracciare una scelta in via definitiva è è consigliabile monitorare le tendenze dei tassi di interesse, nonché le condizioni di mercato.

Tassi di interesse e le condizioni di mercato

Quando i tassi di interesse sono bassi è un buon momento per considerare un mutuo a tasso fisso. D’altra parte, se i tassi di interesse sono alti e ci si aspetta che diminuiscano nel prossimo futuro, diventa conveniente optare per un mutuo a tasso variabile.

In un panorama odierno, funestato da instabilità geopolitiche, la sicurezza di un tasso variabile basso è una visione fantascientifica. La BCE ha più volte messo mano sui tassi di interesse destando notevoli preoccupazioni ai mutuatari.

Al momento la situazione non pare normalizzarsi e non si hanno delle previsioni sicure. Pertanto, la valutazione personale deve essere fatta anche considerando la singola situazione finanziaria e la propria tolleranza al rischio.

Forse la soluzione a questo dilemma si nasconde nei consigli di un consulente esperto. Il professionista potrà valutare le condizioni economiche più appropriate e suggerire le soluzioni di mutuo più vantaggiose presenti al momento sul mercato.

In alternativa, è possibile fare un calcolo con uno dei tanti simulatori presenti online e verificare le condizioni di un ipotetico preventivo.

Esistono altre formulazioni di finanziamento interessanti come la cessione del quinto. In sostanza si tratta di una soluzione adatta anche a chi ha avuto precedenti problemi con la richiesta di finanziamenti e la quota viene trattenuta direttamente dalla busta paga per un valore corrispondente a un quinto del compenso lavorativo.

Ha un limite pari a centoventi mesi e questo modera la possibilità di scelta a molte persone. Tuttavia, non è richiesto il motivo del prestito ed è perfetto per chi necessita di un prestito più contenuto rispetto a un mutuo.

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