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Guerra in Ucraina, due miliardi di munizioni per Kiev: scontro inevitabile con armi atomiche?

Napoli, 8 Marzo – L’Ue pronta a mobilitare 2 miliardi per le munizioni a Kiev. “Non possiamo escludere che Bakhmut possa cadere nei prossimi giorni”. Così il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. Per il conflitto russo-ucraino il mondo si è mobilitato con diverse iniziative, per scongiurare l’utilizzo di armi atomiche e arrivare alla fine della guerra.

L’uso della bomba atomica, ha detto il Papa, è una via senza ritorno. Purtroppo però il mondo è disseminato di bombe atomiche. “È possibile calcolare quante bombe atomiche ci sono attualmente sul nostro pianeta? Come è facile comprendere, dati ufficiali non ce ne sono. Bisogna affidarsi agli studi di centri specializzati. Ne cito alcuni. Arms Control Association. Federation of American Scientists. Global nuclear stockpiles, 1945-2006, uno studio di Robert S. Norris e Hans M. Kristensen. Center for Strategic&International Studies. Interessante anche il libro Weapons of mass destruction, dello storico britannico Robert Hutchinson.

Un po’ tutti concordano sui numeri, i quali dicono che la Russia (ha ereditato tutto l’arsenale nucleare dell’ex Unione Sovietica) dispone di circa 8 mila testate nucleari. Gli Stati Uniti ne posseggono 7.700 (di cui 90 dislocate sul territorio italiano). Poi la Gran Bretagna ne conta 225, la Francia 300 e la Cina 240. Questi sono i 5 Paesi che hanno firmato il Trattato di non proliferazione entrato in vigore nel 1970. Poi ci sono i Paesi che non hanno aderito al Trattato e hanno sviluppato un proprio programma nucleare. Sono India (ha un centinaio di ordigni nucleari), il Pakistan (circa 100), Corea del Nord (una decina) e Israele (80).

In pratica sul nostro pianeta conviviamo con poco meno di 20 mila bombe atomiche. Ci sono tutte le condizioni per un Armageddon. Il generale Fabio Mini, mio amico, ci ha scritto un libro tragico. Ritiene che uno scontro con l’uso di armi atomiche sia inevitabile.” Marco Nese, giornalista e scrittore.

Il 6 agosto 2022, nell’anniversario del bombardamento nucleare su Hiroshima, il Segretario Generale dell’Onu ha dichiarato del tutto pericolosa la corsa agli armamenti. Egli ha affermato: “Non possiamo più accettare la presenza di armi che minacciano così da vicino il futuro dell’umanità.” Non è cambiato nulla da Agosto, Zelensky chiede armi e l’Europa gliele concede. E Putin non arretra.

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