Santanastasio (Presidente Nazionale ArcheoClub D’Italia): “La valutazione dei beni culturali che hanno problematiche e sono minacciati da criticità e dissesto idrogeologico rappresenta obiettivo primario della convenzione stipulata con l’Autorità”.
Corbelli (Autorità di Bacino Appennino Meridionale): “L’Autorità di Bacino sul Distretto dell’Appennino Meridionale ha posto in essere un’azione mirata alla valutazione dei beni esposti e loro vulnerabilità al fine di un uso sostenibile delle risorse e gestione lungimirante del ns patrimonio, è su questo percorso si inseriscono le attività con Archeoclub che focalizzeranno l’attenzione sul sistema archeologico”.
Archeoclub d’Italia e Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale insieme per la promozione del territorio, dell’educazione ambientale e la tutela del patrimonio archeologico ambientale.
Napoli, 20 Gennaio – “Firmata la convenzione con l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale. Svilupperemo progetti ed iniziative di comune interesse, predisporremo un programma informativo e formativo, attraverso l’organizzazione congiunta di workshop e seminari sui temi della tutela del patrimonio ambientale e culturale, in connessione con la tutela e salvaguardia delle risorse acqua e suolo, il sistema costiero e la difesa dai rischi indotti da fenomeni naturali e antropici.
L’obiettivo è la difesa e tutela dei siti archeologici e quindi le attività che si andranno a sviluppare riguardano la valutazione di tale patrimonio e la loro esposizione ai pericoli, per cui le attività oggetto dell’accordo con Archeoclub, vanno a rafforzare l’azione di tutela del patrimonio archeologico, a valutare tutti quei siti che hanno problematiche connesse al dissesto idrogeologico. L’azione concorrerà ad avere un quadro chiaro, completo del patrimonio culturale da mettere in sicurezza”. Lo ha annunciato poco fa, Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale dell’Aecheoclub d’Italia.
Per l’espletamento delle attività, il coordinamento tecnico per l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale sarà curato dal Segretario Generale Dott.ssa Vera Corbelli, supportata dal Dirigente Dott. Gennaro Capasso, Dirigente Ing. Raffaele Velardo, Arch. Maria Pagliaro, il coordinamento tecnico per Archeoclub d’Italia aps sarà curato dal Presidente nazionale Dott. Rosario Santanastasio, supportato dal prof. Filippo Avilia archeologo, Ing. Federico Boccalaro esperto di ingegneria naturalistica. Un programma di difesa, valorizzazione e tutela che vedrà il coinvolgimento anche del mondo accademico.
L’Autorità di Bacino Distrettuale è organo di programmazione interdisciplinare, in grado di valutare le esigenze in diversi settori nonché la priorità delle azioni da porre in essere per la realizzazione degli obiettivi concordati d’intesa tra Enti operanti sul territorio. “L’Autorità di Bacino Distrettuale concorre alla difesa, alla tutela e al risanamento del suolo e del sottosuolo – ha dichiarato Vera Corbelli, Segretario Generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale – alla tutela quali-quantitativa della risorsa idrica, alla mitigazione e gestione del rischio idrogeologico, alla tutela della fascia costiera ed alla gestione del sistema litorale, attraverso la realizzazione di strumenti di pianificazione programmazione finalizzati alla gestione e governo del sistema territoriale /ambientale.
Archeoclub d’Italia aps opera con l’obiettivo specifico di garantire la conservazione e la valorizzazione del patrimonio archeologico, storico – artistico, architettonico e ambientale presente sul territorio italiano, richiamando i cittadini alla responsabilità e al dovere di collaborare con le istituzioni, e mettendo a disposizione delle comunità locali e degli studiosi, professionalità e competenze diverse;
Archeoclub d’Italia aps sulla base delle proprie esperienze acquisite in quasi 50 anni di attività associativa esplica un’azione capillare e diffusa sul territorio attraverso sedi locali distribuite su tutto il territorio nazionale, ed in collaborazione con strutture specialistiche;
Dunque a seguito di confronti tecnici abbiamo manifestato la volontà di promuovere un’attività di collaborazione tecnico-operativa comune sia per la creazione di un sistema condiviso di conoscenze sia per la predisposizione e realizzazione di percorsi tecnico-scientifici-gestionali in ambito del Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale, nelle tematiche di comune interesse”.
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