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Coronavirus: l’OMS dichiara la pandemia

Napoli, 11 Marzo – Cos’è la Pandemia? Essa deriva dal greco “pandemos“, che significa “tutta la popolazione”: demos significa la popolazione, pan significa tutti. “Pandemos” è quindi un concetto secondo cui si ritiene che l’intera popolazione mondiale sarà probabilmente esposta ad un’infezione e potenzialmente una parte di loro si ammalerà. Il termine si applicherebbe solo a malattie o condizioni patologiche contagiose. Di conseguenza, molte patologie che colpiscono aree molto grandi o l’intero pianeta non sono da considerarsi pandemiche. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, le condizioni affinché si possa verificare una vera e propria pandemia sono tre: la comparsa di un nuovo agente patogeno, la capacità di tale agente di colpire gli uomini, la capacità di tale agente di diffondersi rapidamente per contagio.

Vi sono state diverse critiche a questa definizione, essendo venuta a mancare la specifica di gravità, pertanto anche virus con bassissimi indici di conseguenze gravi possono essere inclusi nella definizione di pandemia. Nel maggio 2009 il dott. Keiji Fukuda, vicedirettore generale ad interim del settore Qualità, Sicurezza e Ambiente dell’OMS ha affermato le seguenti parole: “Un modo semplice di pensare alla pandemia è dire che la stessa è un focolaio globale. Significa che vediamo sia la diffusione dell’agente infettivo che le attività della malattia, oltre alla diffusione del virus”.

Gli esperti riconoscono che dichiarare una pandemia possa essere politicamente gravoso perché può scuotere i mercati, portare a restrizioni più drastiche per i viaggi e il commercio, e stigmatizzare le persone provenienti dalle prime regioni colpite, ma al contempo può stimolare i paesi a prepararsi all’eventuale arrivo del virus. Il dott. Anthony Fauci, direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases degli Stati Uniti, ha dichiarato all’inizio di febbraio 2020 che tuttora non esiste una definizione scientifica e definitiva di ciò che costituisce una pandemia.

Oggi l’Organizzazione di Ginevra ha dichiarato Pandemia la diffusione nel Mondo del Coronavirus. Secondo l’OMS, tranne l’Antartide, tutti i continenti sono stati colpiti ed i Paesi interessati al virus sono 114 su un totale di 193. Da quando è comparso, a dicembre 2019, il coronavirus ha causato oltre 118 mila contagi e 4.200 vittime. Il direttore Tedros Adhanom Ghebreyesus ha aspettato fino all’ultimo, conscio degli effetti psicologici, più che pratici di una mossa simile. Ecco la sua dichiarazione: “Siamo profondamente preoccupati per la diffusione e la severità della malattia e per l’allarmante livello di inazione di alcuni paesi. Per questo abbiamo deciso che Covid-19 può essere caratterizzato come una pandemia”.  A convincere l’OMS è stata la curva crescente non più in un numero limitato di paesi, ma nell’intera Europa e in un’America che non sembra preparata ad affrontare un’eventuale ondata di contagi. 

Prima della dichiarazione di pandemia, l’OMS aveva inviato i suoi esperti in Cina, Italia e Iran per incontrare medici ed epidemiologi, analizzare le statistiche e valutare la situazione degli ospedali. I governi di Pechino e Roma sono intervenuti con più decisione rispetto all’Iran e si sono guadagnati le lodi di Ginevra. L’Organismo aveva dichiarato qualche giorno fa che le azioni del Governo Italiano nei confronti del Coronavirus erano condivisibili.

Ma in definitiva, cosa comporta la dichiarazione di Pandemia? In pratica l’OMS avrà la facoltà di emanare direttive e inviare gruppi di lavoro nelle nazioni più colpite, come ha già fatto in Cina, Italia e Iran. Ogni Paese dovrà mettere a punto un piano pandemico e aggiornarlo costantemente sulla base delle linee guida dell’OMS. I piani pandemici possono prevedere misure per riorganizzare i posti letto negli ospedali, comprese  le strutture di terapia intensiva, e percorsi per alleggerire le strutture di pronto soccorso. Altri provvedimenti possono riguardare i numeri del personale sanitario, con l’acquisto di farmaci e la messa a punto e   produzione su larga scala di un vaccino. Tali misure diventeranno prioritarie, come l’organizzazione delle campagne di vaccinazioni allo scopo di cercare di debellare la malattia.

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