Napoli, 17 Febbraio – Il luogo in cui si svolge il lavoro del presidente o dell’amministratore delegato di un’azienda è l’ufficio presidenziale, una stanza importantissima che rappresenta il biglietto da visita dell’impresa e va arredata con stile e cura dei particolari.
I criteri di scelta nell’arredamento
In un ambiente di prestigio, come l’ufficio presidenziale, l’eleganza non è un dettaglio e il suo allestimento deve esprimere classe e autorevolezza insieme.
Oltre ad assicurare il massimo comfort abitativo, l’arredamento di una stanza così importante deve essere costituito da elementi di design, la cui scelta non sarà mai casuale: potrà, quindi, avere un carattere classico, moderno o contemporaneo, direttamente riferito alla personalità di chi vi lavora, alle caratteristiche proprie dell’azienda e all’attività che svolge.
Per questo motivo, in primo luogo bisogna scegliere una linea di stile e seguirla: un criterio irrinunciabile nell’arredamento dell’ufficio presidenziale è quello basato sull’uniformità con gli altri ambienti, in modo che non si creino eccessivi distacchi stilistici.
A tale scopo, può essere utile tracciare una moodboard di riferimento, una “mappa d’ispirazione” che tenga conto delle dimensioni del locale e permetta di visualizzare idealmente il risultato finale offerto dal posizionamento dei diversi elementi d’arredo.
In seconda battuta, l’abilità nell’arredare un ufficio presidenziale consiste nel far convergere – e armonizzare – gli elementi funzionali con i complementi delegati alla decorazione e all’illuminazione dell’ambiente.
Ideali, per esempio, le lampade dai colori intensi e dai profili lineari: molto spesso da appoggio, includono una immancabile luce da tavolo e piantane da posizionare negli angoli, ma anche un lampadario a sospensione, che svolga la doppia funzione di decorare il soffitto e illuminare l’intero ambiente in modo omogeneo, quando occorre.
Alle pareti, quadri, stampe e fotografie vanno opportunamente incorniciate, selezionando profili in linea con lo stile dei mobili, in modo da sottolineare il carattere e l’espressione dell’arredamento nel suo complesso.
E proprio lo stile scelto sarà il referente principale dell’intero allestimento.
Le diverse tipologie e le soluzioni d’arredo
Le opzioni di scelta degli elementi che compongono l’intero allestimento di un ufficio presidenziale sono le stesse che il mercato offre per arredare qualsiasi altro ambiente, anche non lavorativo.
L’unica differenza si rintraccia proprio nella destinazione speciale di questo locale, che ha un valore di rappresentanza dell’azienda: nulla vieta, quindi, di preferire lo stile classico o, viceversa, un design che contenga linee minimali e abbia un mood fortemente contemporaneo, purché ogni elemento esprima classe ed eleganza.
In linea di massima, se si sceglie un arredamento classicheggiante, i mobili saranno prevalentemente in legno massello, caratterizzati da colori caldi e profili raffinati; i materiali tecnici, così come i piani in vetro o quelli laminati, invece, sono più adatti a un ufficio presidenziale dall’impronta giovane e dinamica.
In ogni caso, qualunque sia lo stile e il materiale selezionato, la scrivania rimane l’elemento caratterialmente predominante dell’ufficio presidenziale e va sempre collocata in posizione centrale, ben illuminata e immediatamente visibile.
Va anche allestita una zona per gli ospiti: talvolta si può scegliere di posizionare solo un tavolo con alcune sedie, ma, volendo farne anche una zona relax, questo settore della stanza può essere composto da un’accogliente set composto da divanetti, poltrone e un tavolino basso.
Sarà un angolo “dedicato” e, per questo, va corredato con una luce a sé stante, come una bella lampada da terra in stile con gli arredi, che potrà rivestire anche il ruolo di luce d’accento per un mobiletto prezioso che si vuole mettere in evidenza.
I mobili in legno scuro troveranno il giusto contrasto con le tinte delle pareti, che possono essere chiare o delicatamente colorate; l’arredo di un locale così importante può essere completato con tende a motivi, anche floreali, purché non troppo evidenti, in modo da non appesantire il risultato estetico globale.
In più, ogni elemento va scelto in relazione alle dimensioni dell’ambiente.
La progettazione degli spazi e la scelta delle forniture
Dopo aver preso conoscenza della metratura della stanza, bisognerà individuare le zone utili e, per ottimizzarle, bisognerà adeguare le dimensioni dei diversi elementi d’arredo agli spazi in cui si desidera collocarli.
Per non sovraccaricare l’ambiente con troppi elementi, si può pianificare di inserire solo quelli essenziali e decidere – in seguito – di aggiungerne altri, per completare l’allestimento e aumentare il comfort e la praticità dell’ufficio.
La scelta di questi arredi essenziali parte dalla scrivania che, in un ambiente di tipo classico, ha un profilo formale, è ampia e spaziosa e possiede un piano rifinito in pelle antigraffio; la dotazione di passacavi destinati a contenere i fili dei dispositivi è un dettaglio che accresce la sensazione visiva di ordine e funzionalità della stanza.
Non può mancare una comoda poltrona da ufficio, da scegliere in uno stile adeguato a quello della scrivania: perché sia confortevole, è essenziale che sia ben imbottita e abbia la spalliera regolabile in altezza, ancora meglio se dotata di funzione relax.
Lungo la parete alle spalle della scrivania si può collocare un armadio con mensole e sportelli a vista, destinato a contenere libri, documenti e qualche oggetto decorativo.
I divani della zona ospiti sono completati da un tavolino basso e scelgono rivestimenti in tono con i mobili, quindi blu o bordeaux, ma anche beige o ecru, due cromie che alleggeriscono il tono sobrio dell’arredamento in legno.
In un ambiente giovane e dinamico, in cui prevale lo stile moderno o contemporaneo, la scrivania può essere direzionale, di dimensioni non troppo rilevanti (per esempio 180 x 90 cm), funzionale e pratica, ma sempre di classe; può avere inserti in ecopelle e abbastanza ampia da ospitare dispositivi anche ingombranti come un PC fisso, ma lascia lo spazio utile anche per i documenti e gli oggetti di piccola cancelleria.
Non è escluso un tocco di creatività, che si esprime quando all’ambiente di lavoro si vuole dare un tono meno rigoroso e un po’ fuori dagli schemi: in questa ipotesi, la scrivania sarà grande e spaziosa (fino o anche oltre 2 m di lunghezza) per soddisfare l’esigenza di posizionare, per esempio, una decorativa lampada cromata o alcuni oggetti non strettamente legati all’uso lavorativo, come un vaso da fiori o alcuni portafoto.
La sedia da scrivania avrà una linea leggera e semplice, ma sempre comoda e rilassante; gli armadi offrono molto spazio utile al loro interno e possono essere accostati a mobiletti componibili e mensole di diversa lunghezza.
Nella zona ospiti, l’immancabile divano può essere rivestito in tessuto trapuntato, come un raffinato capitonné dal fascino molto British, accostato a poltrone in stile analogo.
Il tavolino diventa piano d’appoggio per i soprammobili o per un unico prezioso vaso basso, che valorizza la zona di accoglienza e ne accentua il tono disimpegnato.
In ogni caso, qualunque sia lo stile seguito, è importante curare sempre i particolari dell’allestimento.
L’attenzione per i dettagli
Un tassello importante, capace di definire il carattere di un ufficio presidenziale è rappresentato dai complementi d’arredo, che possono dare carattere e personalità all’ambiente, oltrepassando il concetto di mera funzionalità delle forniture.
I tappeti, gli orologi da parete o da tavolo, così come i cuscini dei divani, creano una vivace dinamica che, giocando con i colori, alleggerisce la solennità dell’ufficio; possono essere presenti piante di grandezza adeguata alle dimensioni dell’ambiente, anche fiorite, come le ortensie.
Se il locale lo consente, si può installare un camino, a legna oppure elettrico o a gas, che dà sempre un tocco caldo e rassicurante nei pomeriggi invernali, migliorando le condizioni di lavoro e rendendo più piacevole la giornata.
Fonte delle informazioni: https://www.ufficiodesignitalia.it
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