Napoli, 18 Giugno – Il due novembre del 2017 twittava così: “bisogna sempre tenere il sole in tasca per donarlo agli altri, dando prova di grande generosità”.
Non ho competenza per parlare di politica, tantomeno sono un giudice per giudicare la sua vita, non ho mai provato per lui né antipatia, né simpatia, ma tanta curiosità; pertanto, mi limiterò a raccontare ciò che so e ciò che mi ha sempre attratto di lui.
C’era una donna sola con due figli piccoli, non sapeva come sbarcare il lunario, decise di dipingere tele e di venderle per poter sfamare i suoi figli. Abitava a Milano e pensò che dovesse trovare qualcuno che comprasse più tele così da tirare un sospiro di sollievo, e chi più di lui: Silvio Berlusconi. Non so come, ma riuscì a contattarlo, gli raccontò la sua storia e lui comprò le sue tele, le diede una somma importante che le regalò un po’ di serenità. Credo che come lei, tanti possano raccontare della sua generosità.
Per quanto mi riguarda sono molto attratta dalle persone che hanno tanta voglia di vivere e ciò mi ha spinta a seguire le sue vicissitudini, ed anche a dire il vero, ad avere scontri con persone che pensavano di lui tutt’altro. Quella continua ricerca della gioventù, l’ho letta come l’illusione di allontanare la vecchiaia e dare energia a quel corpo che continuava a metterlo a dura prova, per poter attuare i mille progetti che aveva ancora in sospeso. Non ho memoria di persone che siano state in grado di spaziare in tanti campi, oltremodo così distanti gli uni dagli altri, quanto lui.
Devo dire che, quando ho saputo della sosta che ha voluto fare nella sua “Milano due”, prima di recarsi di nuovo in ospedale per l’ultima volta, mi sono commossa. Ho percepito un uomo consapevole di ciò che stava per accadere, il re leone che dall’alto della montagna, guarda il suo regno, ne è orgoglioso e ruggendo saluta il suo popolo.
Caro Presidente, su di lei si è detto e si dice di tutto, nel male e nel bene e una cosa desidero dirle anch’io. Ho visto i suoi figli e la sua giovanissima compagna in prima fila, ed ho letto il dolore, quello vero per la sua dipartita. “Mi consenta”, di dirle che, tra le infinite creazioni, quegli occhi sono la più grande e bella opera d’arte della sua vita, poiché riflesso dell’amore incondizionato, che lei sublimemente ha saputo donare loro.
Buon viaggio Presidente, sono certa che ovunque andrà, non dimenticherà mai di portare il sole in tasca e ovviamente le sue barzellette!
“… Berlusconi arriva in Paradiso, ci mette mano e lo trasforma in una solvente S.P.A. dopo giorni arriva Dio che si congratula con lui ma poi gli dice: “C’è solo una cosa che non capisco, come mai io sono il vicepresidente?”.
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