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Bust Buster: il mare salva i giovani a rischio dell’ area penale di Napoli

Napoli, 4 Gennaio – “I giovani che vivono una situazione di illegalità, di disagio, di allontanamento dal nucleo familiare d’origine e soprattutto i giovani che vivono problematiche di emarginazione sociale, sono a rischio di recidività se non supportati adeguatamente con progetti funzionali e ben articolati. Questi ragazzi hanno partecipato al progetto di formazione Bust Busters. Tali esperienze possono essere in grado di valorizzare ogni individuo per quello che ha da offrire agli altri, fortificando così la sua autostima e facendogli capire che un’alternativa sia possibile.

Il mare è dunque un setting ambientale, storico e culturale eccezionale che da loro la possibilità di viverlo da protagonisti e costituisce inoltre un efficace mezzo di formazione, come già abbiamo recepito grazie alla prima fase del progetto Bust Busters messo in essere con il centro di giustizia minorile di Napoli”. Lo ha affermato Francesca Esposito, Referente Attività Sociali di MareNostrum. Saranno infatti i sub di MareNostrum ad accompagnare i ragazzi dell’Area Penale di Napoli nelle operazioni di immersione, proprio nel cuore della meravigliosa Baia di Ieranto.

E Sabato 7 Gennaio i ragazzi dell’Area Penale di Napoli conosceranno un mondo nuovo: la biodiversità della Baia di Ieranto! La stampa potrà essere a bordo dei mezzi dell’Area Marina Protetta “Punta Campanella”.

“Il 7 Gennaio la stampa avrà l’opportunità di visitare la Baia di Ieranto, riserva generale del Parco Marino di Punta Campanella. Un’area quasi del tutto inaccessibile via mare ( solo a vela e a remi o se autorizzati dall’ Area Marina Protetta) per tutelare la prateria di posidonia e la ricca biodiversità presente. L’ultimo monitoraggio effettuato dall’Amp Punta Campanella a Ieranto ha censito 260 specie tra fauna e flora marina. I ragazzi dell’Area Penale di Napoli che si immergeranno il 7 Gennaio, accompagnati dai sub di MareNostrum – ha dichiarato Lucio Cacace, Presidente dell’Area Marina Protetta Punta Campanella – vedranno proprio questa ricchezza di biodiversità. È un’iniziativa molto importante che rientra nelle nostre politiche di inclusione. Siamo pronti ad ospitare i ragazzi dell’Area Penale di Napoli per mostrargli le nostre meraviglie sommerse e quanto sia importante prendersene cura e tutelarle”.

Anita Capasso

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