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Palma Campania, la FIDAPA celebra la Donna

Palma Campania, 28, Marzo – L’altro giorno, l’Associazione FIDAPA, sezione di Palma Campania, ha tenuto un incontro culturale al teatro comunale, dal titolo “La madre napoletana nella letteratura e nella pittura dell’ultimo Ottocento e del primo Novecento”. La professoressa Antonella Trocchia, presidente dell’Associazione, ha salutato i presenti nella sala, esordendo che per l’incontro culturale della serata è stata volutamente scelta una tematica inerente la donna, nello specifico quella relativa al ruolo di madre, per ricordare e omaggiare tutte le donne che hanno lottato per l’indipendenza e si sono sacrificate per costruire un futuro migliore ai figli. La scelta è particolarmente significativa in questo periodo in cui la donna è alla ribalta, specie in episodi di discriminazione e di violenza, per cui l’associazione culturale non poteva esimersi dal portare al pubblico un argomento così interessante quale quello della Madre.

 

Il professor Carmine Cimmino, relatore della manifestazione, ha argomentato sulla donna napoletana, come madre, sorella e amante, approfondendone i conflitti psicologici e le difficoltà di affermazione in una realtà sociale che non era fatta per la donna. Non ha mancato di soffermarsi su figure di dolore come Filumena Marturano, emblema delle donne dei bassi e delle donne di strada, Mater dolorosa, per la quale ‘E figlie so’ piezz’ ‘e core. Dal cuore di madre, tutte. Il discorso è stato accompagnato dalla visione di slide di quadri dell’’800 e del ‘900 di Edoardo Motania, di Gioacchino Toma, Filippo Palizzi, Francesco Galante, Vincenzo Gemito e Biagio Mercadante.

 

In rassegna, tutte donne segnate dalle disgrazie dell’esistenza. La relazione si è conclusa con la visione del quadro del Mercadante, una madre che cuce o che ricama, quasi a simboleggiare la vita tessuta con fatica gioiosa per i propri figli, figura che si disgrega nel tempo lentamente, ma che rimane nella memoria di chi resta. L’incontro ha lasciato una ricchezza di sentimenti, scaturita dal tema interessante e magistralmente comunicato da Cimmino.

 

A conclusione della serata Antonio Basilicata, palmese, ha declamato i versi di una sua poesia dedicata alla madre. Il pubblico è stato congedato con vivi ringraziamenti e con l’augurio di prossimi incontri su figure di donne memorie di artisti della nostra terra, note o meno note, ma belle nella loro femminilità, perché il bello è universale.

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