Attualita'

TUTTO DA RIFARE

Napoli, 14 Maggio – Siamo ormai giunti a metà maggio: le temperature sono in lieve aumento, la qual cosa ci consente di aprire uno spiraglio di finestra per rinfrescare un tantino l’aria. L’intenso cinguettio degli uccelli, segno evidente della loro contentezza, lascia intendere che la stagione estiva è oramai prossima.
Tuttavia, al giubilo aviario fa da contrappeso il disappunto dei Partenopei nei confronti dell’EAV Campania, società che gestisce il funzionamento di diverse autolinee e – soprattutto – delle arterie ferroviarie locali che collegano Napoli con le località turistiche più gettonate, come Pompei, Ercolano, Sorrento e, non da ultimo, la Zona Flegrea: proprio gli utenti che risiedono nei comuni siti in quest’ultima hanno patito notevoli disagi, dal momento che basta una goccia di pioggia a far sì che la ferrovia Cumana – che collega il centro di Napoli con la località balneare di Torregaveta, frazione di Bacoli – cessi repentinamente di risultare loro utile.
Ieri pomeriggio, intorno alle 17:50, ho raggiunto la stazione di Montesanto per ivi prendere la corsa delle 18:01 che mi avrebbe consentito di raggiungere il lungomare Puteolano in meno di quindici minuti: alle 18:30 avrei dovuto trovarmi nella parrocchia del Sacro Cuore di Gesù ai Gerolomini – non lontana dall’omonima stazione -, ove taluni amici han poi ricevuto il sacramento della Cresima. Questo, però, non è stato possibile, perché la corsa sopra menzionata era stata soppressa; e, in più, il vettore non si era neanche curato di informare tempestivamente i passeggeri in ordine al disservizio, azione che ritengo indubbiamente biasimevole.
Ma come occorrerebbe agire per far sì che questi “intoppi” non si verifichino più? In primo luogo, urgerebbe effettuare una serie di lavori finalizzati a rimodernare e potenziare le infrastrutture ed i materiali rotabili, la cui obsolescenza, oramai, è nota anche ai non tecnici; ma la Regione, attualmente socio unico dell’EAV, rimane del tutto indifferente a problemi di tal genere. Eh già, perché chi riveste incarichi di prestigio nei ranghi della stessa……ha l’auto blu che lo attende sotto casa, perciò non ha la minima idea delle condizioni disastrose in cui versa il sistema dei trasporti in Campania. 
Illustrissimo Presidente, egregi Assessori e Consiglieri, desidero rivolgere a Lorsignori il cortese invito a fare un tour nelle stazioni EAV ed a bordo dei convogli, in modo da poter vivere di persona l’esperienza di ogni pendolare costretto a rientrare a casa esausto a fronte del Vostro evidente menefreghismo.
Com’è ovvio, sono aperto a qualsiasi forma di confronto con le Istituzioni: solo dialogando, infatti, si può trovare una soluzione; ma se queste ultime non pongono in essere le azioni cui sono preposte….la nostra terra natia non vedrà mai quel boom in cui ciascuno di noi spera.
Se vogliamo correre ai ripari, dobbiamo….iniziare da capo, elaborando – anche con l’aiuto di tecnici qualificati – un apposito piano per garantire (per davvero) l’efficienza dei nostri mezzi, altrimenti si corre il rischio che la nostra Regione, malgrado il vasto patrimonio culturale e paesaggistico vantato, si divida in fette a mo’ di salame.
Adriano Spagnuolo Vigorita 
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