Comuni

Taurano, Incontro sulla Legalità. La lezione di don Ciotti ai giovani delle scuole: “La cultura fa paura alle mafie”

Convento San Giovanni del Palco: Video Intervista al presidente e fondatore di Libera don Luigi Ciotti

Taurano, 13 Giugno – Arriva a Taurano di buon mattino, prima dell’orario previsto, per un incontro sulla legalità con i giovani delle scuole del territorio organizzato dalla ProLoco cittadina, nel Convento di San Giovanni del Palco.

Don Luigi Ciotti, presidente e fondatore dell’associazione Libera, che da sempre denuncia e lotta contro i soprusi delle mafie in tutta Italia, accompagnato dalla scorta, al suo fianco da quasi 20 anni, saluta con calore gli organizzatori e le poche persone presenti e in attesa dell’arrivo dei ragazzi e delle istituzioni locali e scolastiche del territorio, entra nella meravigliosa chiesa del Convento e tra lo stupore e l’ammirazione dei presenti si inginocchia assorto in pregare all’incirca 20 minuti.

Foto di Modestino Annunziata
Foto di Modestino Annunziata

Così inizia la mattinata di don Ciotti, nel paesino della bassa Irpinia, pronto ad incontrare i giovani e parlare loro di lotta alle mafie e alle illegalità. Questo il tema dell’evento che la ProLoco di Taurano, intitolata a Nunziante Scibelli, giovane di 26 anni, vittima innocente della camorra, che nel 1991 venne crivellato di colpi mentre era in auto con la moglie, ha organizzato sabato 11 giugno.

“Oggi – sottolinea in apertura di convegno, il vice-presidente della ProLoco Giovanni Ferrarosi porta a compimento un percorso iniziato mesi fa, con le scuole, per le scuole, con i ragazzi. Oggi istituzioni, scuola, associazionismo e Chiesa fanno proprio un monito di don Luigi, “una società multiforme che interagisce, che collabora a un fine comune: la giustizia sociale, perché senza giustizia sociale non ci può essere legalità”. E dunque oggi siamo qui tutti insieme a testimoniare questo percorso che la ProLoco di Taurano sta cercando di mettere insieme”.

L’educazione alla legalità costituisce uno degli assi portanti del modello educativo della scuola. In una società matura essa si innerva nel comportamento quotidiano. L’intervento del Dirigente Regionale Scolastico prof. Ettore Acerra inizia con una cruda testimonianza di quanto la camorra possa essere spietata, capace di segnare la vita delle persone. “Io che mi considero persona del territorio – dichiara – ho avuto un primo impatto con la malavita organizzata che mi ha lasciato il segno. Nel settembre nel 1972, ho vissuto in prima persona l’omicidio di Fiore Graziano. Ero nel campo sportivo di Quindici, c’era una partita di calcio, e allora ero un ragazzo di 14 anni. Una delle esperienze che più mi ha segnato è stato vedere l’assurda violenza, in un territorio sostanzialmente sano come il Vallo di Lauro. Noi abbiamo sempre lottato contro la camorra, ma è chiaro che non si fa mai abbastanza. E dunque è importante che la memoria di noi adulti, unita all’esperienza dei ragazzi ci devono

Foto di Modestino Annunziata
Foto Modestino Annunziata

aiutare. Le comunità scolastiche del Vallo di Lauro – prosegue il dirigente regionale –  hanno subito, un po’ come tutte le comunità scolastiche d’Italia, un grosso contraccolpo dalla pandemia. Un grande disagio perché è ovviamente un’altra cosa fare scuola a distanza. Nonostante ciò i ragazzi hanno resistito e hanno continuato, visto che alla fine sono quelli che hanno sofferto di più ma che hanno anche più voglia di ricominciare. L’impegno dell’amministrazione scolastica – conclude il dirigente – c’è ed è forte, anche il mio impegno c’è ed è forte.  Cercherò di collaborare con i sindaci, con le amministrazioni comunali ma soprattutto con le scuole per dare sempre qualcosa in più. Credo che don Luigi Ciotti sia un esempio di come si debba e si possa fare cultura, si possa fare coscienza civile, si possa fare formazione”.

Rimarca il concetto della legalità come modello educativo della scuola, la dirigente scolastica di Taurano Maria Siniscalchi. “E’ molto importante la nostra presenza qui, oggi, perché se c’è qualcosa che ci possa aiutare a cambiare il nostro presente in vista di un futuro migliore, è conoscere ciò che è stato e ricordare. Ricordare facendo toccare le corde del cuore. La scuola, da sola, può fare ben poco. Sono dell’idea – prosegue la dirigente –  che i risultati si possono conseguire soltanto se camminiamo insieme. La scuola deve camminare insieme con i genitori, ma insieme anche con le istituzioni, con le associazioni e con le agenzie del terzo settore.

Foto Modestino Annunziata
Foto Modestino Annunziata

Insieme con tutti coloro che sposano la causa e le finalità della scuola. La nostra scuola sta camminando in un’ottica ben precisa, dove le parole d’ordine sono: legalità, ambiente e territorio in un’ottica inclusiva. Abbiamo dato seguito all’esigenza di costruire insieme un percorso di legalità, dove giorno per giorno ci sforziamo di portare i ragazzi a riflettere, a studiare su questi concetti e a confrontarci. Tutto questo – conclude –  è necessario che sia affiancato da un lavoro di cordialità, perché la legalità va costruita tutti i giorni. Legalità significa rispettare le regole delle istituzioni, rispettare i propri compagni, rispettare le persone, ma anche l’ambiente. Questo è il modo migliore per formare le menti e le coscienze”.

Chiaro e preciso il monito rivolto ai ragazzi da parte dell’ispettore della Polizia di Stato di Salerno Pasquale Picone, su come è necessario comportarsi nei confronti della camorra. “Quando si viene nella Valle di Lauro e si parla di legalità, è necessario fare nomi e cognomi, indirizzi e date di nascita. Nella Valle di Lauro – sottolinea –  ci sono i Cava e i Graziano e ci sono delle famiglie che non portano questo cognome ma che sono vicine ai Cava e ai Graziano. Il male oscuro di questa terra – puntualizza – si chiama camorra ma si chiama soprattutto Cava, Graziano e tutti quelli che sono in quelle organizzazioni. Sono arrivato nella Valle di lauro a 23 anni era il 1994. Ho saputo dell’omicidio di Nunziante Scibelli, e di altri omicidi di camorra. In questo territorio vanno arrestate queste famiglie malavitose, e noi li abbiamo arrestati, li abbiamo scovati sotto terra, era il 13 dicembre 1996. Abbiamo arrestato Salvatore Graziano dove una famiglia lo teneva nella sua abitazione, lo ospitavano per interesse, arrestando anche loro. Per lungo tempo questo territorio è stato abbandonato, le forze dell’ordine erano poche, quasi inesistenti. Nel momento successivo si è compreso che bisognava spendere energie e tale strategia ha consentito l’arresto della stragrande maggioranza delle persone vicine a questi clan. Oggi

Foto Modestino Annunziata
Foto Modestino Annunziata

e un momento importante, è necessario far sentire la vostra vicinanza alle istituzioni. Cari ragazzi – conclude l’ispettore –  la libertà cammina sulle vostre gambe!”.

“Il primo testo anti mafia del Paese è la Costituzione italiana: la cultura fa paura alla mafie, così come la scuola. Le mafie ingrassano nell’indifferenza, nell’egoismo, nell’ignoranza, vogliono solo sudditi compiacenti”. Il presidente dell’associazione Libera don Luigi Ciotti nel suo intervento agli studenti mette in risalto il prezioso valore della Carta Costituzionale italiana. Ma allo stesso tempo, mette in guardia i ragazzi dai rischi delle infiltrazioni mafiose: “Oggi la presenza criminale più forte non è al Sud Italia, ma al Centro-Nord: le mafie sono più forti di prima, se ne parla di meno e si va nella direzione generale di una normalizzazione. È necessario uno scatto“.

Dove arriva una tragedia – ha aggiunto – come un terremoto o il Covid i mafiosi annusano, hanno denaro per corrompere. Oggi la mafia è molto concentrata col mondo dei professionisti, è ben presente nei salotti buoni. Parliamo di massoneria deviata, la massoneria c’è, eccome se c’è in tutto questo. E la presenza mafiosa non è solo in Italia, ma è globalizzata in tutte le sue forme. Oggi l’Europa è più preoccupata della distribuzione del denaro del Pnrr che nel capire come poter contrastare le mafie che si avventeranno su tali risorse”.

Foto Modestino Annunziata
Foto Modestino Annunziata

L’importanza della legge sui beni confiscati alle mafie, “è stata una delle più belle risposte. Metà di questi beni –prosegue don Ciotti –  non sono usati, molti sono abbandonati, si potrebbe fare di più. Tuttavia la confisca è uno schiaffo a chi ha scelto il male ed è una bonifica sociale e culturale” .

I mafiosi – ha aggiunto – sono disposti anche ad accettare il carcere ma non che gli vengano tolti i poteri ovvero i soldi, le terre. Per loro bonificare quei territori è uno schiaffo. Non sopportano di vedere giovani associazioni che si allargano, non sopportano di vedere giovani che vanno sulle loro terre confiscate a lavorare“. Riguardo alla lotta alle mafie e alle illegalità, ha continuato, il compito non è solo della magistratura, delle forze di polizia a cui va stima e gratitudine per il loro lavoro: “è un compito di ciascuno di noi“.

Rivolgendosi, infine ai ragazzi, li ha esortato dicendo: “c’è bisogno di voi. C’è bisogno di ragazzi appassionati, curiosi, sensibili, impegnati. Sono importanti la conoscenza, la consapevolezza, la responsabilità. Ai ragazzi dico che bisogna voler bene ai loro professori, a chi fa percorsi sulla cittadinanza, sulla legalità. Il mio sogno è la città educativa. Non deve essere tutto sulle spalle della famiglia o della scuola: è tutta una città che deve sentire sulla propria pelle la necessità di portare un contributo. Ricordiamo che non c’è legalità senza uguaglianza“.

Scisciano Notizie è orgoglioso di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi, interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico. Per questo chiediamo a chi legge queste righe di sostenerci. Di darci un contributo minimo, fondamentale per il nostro lavoro. Sostienici con una donazione. Grazie.
 
SciscianoNotizie.it crede nella trasparenza e nell'onestà. Pertanto, correggerà prontamente gli errori. La pienezza e la freschezza delle informazioni rappresentano due valori inevitabili nel mondo del giornalismo online; garantiamo l'opportunità di apportare correzioni ed eliminare foto quando necessario. Scrivete a [email protected] . Questo articolo è stato verificato dall'autore attraverso fatti circostanziati, testate giornalistiche e lanci di Agenzie di Stampa.