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Guerra e Nazioni Unite. Che ruolo possibile? Un dibattito all’Orientale di Napoli con l’ambasciatore ONU Maurizio Massari

Napoli, 4 Novembre – Il Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università “L’Orientale” di Napoli, diretto dal Prof. Giuseppe Cataldi, ha ospitato il convegno “La guerra nel cuore dell’Europa. Che ruolo possono giocare le Nazione Unite?”. Ospite d’eccezione della giornata seminariale l’Ambasciatore Maurizio Massari, uno dei laureati eccellenti dell’Ateneo fondato da Matteo Ripa, che al culmine di una carriera che lo ha portato a Mosca, Londra, Washington, in Egitto e a Bruxelles, dove ha contribuito a redigere il Trattato di Maastricht, attualmente ricopre il prestigioso incarico di Rappresentante Permanente dell’Italia presso le Nazioni Unite.

Il “ritorno a casa” dell’Ambasciatore Massari, laddove si è laureato ben 40 anni fa, si è articolato in due momenti: prima una lectio magistralis su “Competizione tra Grandi Potenze nel XXI secolo. Governance globale e ruolo delle Nazioni Unite” in cui, dopo un incipit su genesi, organizzazione e funzioni delle Nazioni Unite, l’Ambasciatore Massari ha offerto agli studenti dell’Orientale una chiave di lettura per decifrare correttamente l’attuale contesto geopolitico attraverso la disanima delle visioni della governance globale e del loro posizionamento rispetto alla guerra  in Ucraina. Nella seconda parte della sua giornata all’Orientale, dopo i saluti del Prof. Roberto Tottoli, Rettore dell’Università de “L’Orientale”, l’Ambasciatore Massari ha animato un tavolo di confronto e riflessioni con i Professori Giuseppe Cataldi, Paolo Wulzer, Vicedirettore del Dipartimento di Scienze Umane e Sociali, e Ottorino Cappelli, Ordinario di Scienza Politica.

Momenti diversi il cui fil rouge è stata la centralità dell’ONU nel disinnescare le minacce alla pace nel momento in cui il mondo sembra precipitare nella Terza Guerra Mondiale, dando assistenza agli sfollati interni e gestendo i ricollocamenti dei milioni di profughi, soprattutto donne, bambini e anziani, oltre che mediando sull’accordo per l’export del grano e dei fertilizzanti ucraini attraverso il Mar Nero.

Eppure, come riconosciuto dall’Ambasciatore Massari, non è più indifferibile la revisione dei meccanismi decisionali delle Nazioni Unite visto che il suo unico organo esecutivo, il Consiglio di Sicurezza, è paralizzato dal diritto di veto dei suoi 5 membri permanenti. Come mostra l’analisi dell’Ambasciatore Massari davanti a un uditorio composto da giornalisti, dottorandi e docenti dell’Orientale.

Isolato sul piano internazionale e con le sanzioni occidentali che cominciano a mordere il tessuto economico-industriale della Federazione Russa, per l’Ambasciatore Massari la nazione è indebolita anche sul piano interno, nondimeno, proprio nel momento in cui l’avanzata russa segna il passo e la controffensiva delle forze armate ucraine continua a strappare, seppure a fatica, città e villaggi del Sud-Est agli occupanti, il conflitto potrebbe farsi ancora più pericoloso e spietato. Tuttavia, proprio quando sull’umanità calano le tenebre, la notte è meno cupa se è rischiarata dalla fiaccola del dialogo, dell’anelito alla pace e della conoscenza. E, in fondo, il senso ultimo della giornata seminariale all’Orientale è il riecheggiare quel coro che oggi come ieri invoca semplicemente di dare una chance alla pace.

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