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Scisciano, proposta di riqualificazione urbanistica. Osservatorio Civico: “Una consapevole indifferenza”

Scisciano, 19 Gennaio – Sono trascorsi quasi due mesi dalla presentazione, al sindaco e ai consiglieri comunali, di una proposta alternativa di “riqualificazione urbanistica” per l’area della vecchia stazione Circumvesuviana.

La nostra associazione aveva rivolto, in particolare al sindaco e ai consiglieri che ne sostengono l’operato, l’invito a modificare il progetto che prevede, al posto della vecchia stazione, la costruzione di un immobile da destinare a una non meglio precisata “sala polifunzionale”, in aggiunta a quelle già esistenti, e poco utilizzate, nei locali adiacenti la sede dei VV.UU. e nella villetta comunale di via Palazzuolo.

L’esborso di denaro pubblico previsto è di circa 1.200.000 (un milione e duecentomila) euro.  In buona parte a carico dei Sciscianesi.

Osservatorio Civico con una mozione popolare sottoscritta da oltre 200 cittadini, a cui molti altri si stanno aggiungendo, ha proposto come soluzione alternativa, quella di creare nella zona interessata un’area di verde pubblico attrezzato senza rinunciare alla costruzione della prevista sala polifunzionale da realizzarsi con sopraelevazione dell’immobile che ospita il Comando della Polizia Municipale. La proposta popolare,  tranne dimostrazione del contrario,  è più funzionale, economica, ecologica ed esteticamente riqualificante rispetto a quella imposta dal sindaco e dalla sua giunta.

Ad oggi  registriamo e pubblichiamo  la reazione dei nostri amministratori alle nostre motivate istanze: IL SILENZIO.

Un silenzio imbarazzante per chi lo pratica, cioè gli amministratori, e per chi lo subisce, cioè i cittadini che dai loro rappresentanti istituzionali  si aspettano e legittimamente pretendono risposte, non silenzi.

Nessuno, sindaco in testa e componenti della Giunta e del Consiglio Comunale, ha avvertito il dovere civico e istituzionale di rispondere a una petizione popolare spiegando le ragioni di una scelta così importante fatta senza la preventiva partecipazione popolare, come invece pubblicamente e falsamente promesso dallo stesso sindaco. La vergogna,evidentemente, è un sentimento sconosciuto. La volontà popolare viene presa in considerazione solo quando coincide con gli interessi personali di qualche amministratore.

Comprendiamo che è  difficile  tornare sui propri passi; è difficile riconoscere che una decisione presa non è la migliore fra quelle possibili, ma sbagliare  è umano, persistere nell’errore sarebbe diabolico. Se ai nostri figli e a chi viene dopo di noi lasceremo più ingombrante cemento e meno verde pubblico, i responsabili avranno un nome e cognome.

Osservatorio Civico 

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