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Scisciano, “Cimitero delle Gomme”: la miglior difesa è l’attacco degli altri

Scisciano, 21 Giugno – Sorvoliamo sul tentativo di addossare a Gaetano Esposito (ex assessore dal 91 al 95) le responsabilità della esistenza del cimitero delle gomme e dei danni provocati.

È proprio vero che la miglior difesa è l’attacco, ma solo quando non si esagera.

Nel fatto specifico va chiarito che il sottoscritto, negli anni dal 91 al 95 o giù di lì, era assessore alla cultura che niente aveva a che fare con le questioni dell’ambiente, delle concessioni e dei lavori pubblici. Questo per quanto riguarda la mia posizione come amministratore. Riguardo invece le ventilate e non provate responsabilità come cittadino, va detto al distratto sindaco che il sottoscritto ha ereditato quel fondo nel 2005 e quindi all’epoca delle cose di cui il primo cittadino parla, oltre a non essere l’assessore competente non era neanche proprietario del fondo.

Fatta questa doverosa precisazione passiamo ora ai fatti.

Il sindaco sostiene che tutte le cose sbagliate sono state fatte prima della sua sindacatura, mentre tutte quelle buone sono successive. Ammesso e non concesso che gli amministratori dell’ante 95 avessero sbagliato, credo e tutti converranno che Serpico, una volta eletto, non poteva ignorare i fatti sbagliati che si erano verificati, e che continuavano a verificarsi sul territorio.

Ha sostenuto di essere stato l’artefice della bonifica del 2013. In verità a quel tempo lui e la sua squadra fecero volare i palloncini bianchi nel giorno dello sgombro degli pneumatici ma le opposizioni, con in testa i 5 Stelle, lo accusarono di essersi preso meriti che non aveva. Ai posteri l’ardua sentenza…

Ma noi ora non siamo chiamati a rivangare le cose passate. Diamo per buono che solo per merito del primo cittadino si sia pervenuti ai buoni risultati. Forse questo gli dava il diritto di rovinare tutto nel prosieguo? Mettiamo i puntini sulle i.

Nel 2013 furono tolte le gomme ma rimasero sul suolo i residui di pneumatici incombusti e questo fece si che il terreno restasse nella custodia del comune a garanzia che il ciclo di bonifica venisse completamente effettuato. A tutt’oggi quei residui incombusti sono ancora su quel terreno e quindi non si sono mai create le condizioni perché esso venisse rimesso nel possesso dei proprietari. Questo contrasta con le affermazioni fatte e secondo cui i “possessori” del terreno oggi sarebbero i proprietari. D’altra parte, il sindaco sa bene che la eventuale, ove fosse stata possibile, riconsegna del terreno non poteva avvenire, come da lui sostenuto, mediante una semplice comunicazione fatta dal responsabile degli Affari Generali, ma ove ci fossero stati gli estremi per effettuarla, doveva avvenire accompagnata da un verbale sottoscritto da chi restituiva (il comune) ma anche, e soprattutto, da chi riceveva (i proprietari). Ci sono questi documenti? Se ci sono si tirino fuori, diversamente tutti sapranno che il terreno è ancora custodito dal comune.

Verniamo ora ad un altro aspetto della questione. Il documento redatto dal tecnico incaricato Ing. Paolo D’Acunzi, alla pagina 13 della sua relazione scrive che non si può stimare il valore dei pneumatici sotterrati fino a quando non si farà una indagine accurata. E poi precisa che il computo metrico per la rimozione delle gomme si riferisce solo a quelli oggi depositati al di sopra del piano di calpestio.

Orbene, il sindaco, nella sua comunicazione diffusa su FB ha sostenuto che sciscianonotizie.it aveva detto cose sbagliate al solo scopo di mettere in cattiva luce la sua amministrazione. Ebbene il nostro giornale avendo fatto propria la necessaria verifica delle fonti, è in grado oggi di pubblicare questa parte della relazione redatta dal tecnico incaricato. Dunque, le nostre affermazioni le suffraghiamo con i documenti. Faccia lo stesso il sindaco (vedi pagina 13 della citata relazione).

Ribadiamo che il nostro giornale segnala i fatti separandoli dalle opinioni. D’altra parte, non ci sarebbe nessun motivo di inventare cose per mettere in cattiva luce questa amministrazione. Lo fanno già ampiamente i capi dei gruppi che sostengono Serpico.

Solo per citarne qualche dichiarazione di voto segnaliamo le frasi del capogruppo del PD che ha rimproverato il sindaco di fare accordi, diversi da quelli collegialmente sottoscritti, con una parte soltanto del gruppo di maggioranza (i cosiddetti dissidenti) ed ha poi soggiunto che l’unico responsabile della frattura era stato il sindaco che da mesi “tergiversava”.

A completare l’opera ha provveduto poi il Presidente del Consiglio Giuseppe Paduano dichiarando che l’azione politica del suo gruppo, di contrasto a Serpico, derivava dalla necessità di comporre una giunta che finalmente uscisse dall’immobilismo che aveva caratterizzato la prima parte della consiliatura.

A queste accuse incrociate il sindaco non ha reagito, però oggi fa l’offeso con noi e ci accusa di volerlo destabilizzare. Ovviamente non ne sussiste la necessità, fanno tutto da soli: basta verificare la visione della quarta parte del filmato del consiglio comunale pubblicato dal sito istituzionale del comune. 

Gaetano Esposito

  

 

 

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