Saviano, 14 Dicembre – In scena, sul palcoscenico savianese, il gruppo “Jiamme jà”, gruppo teatrale proveniente da Napoli diretto da Nello D’Auria. Uno spettacolo variegato, complesso, multiforme dal titolo “Partenope e allegria” nella sua analisi più profonda per quanto possibile, ha concluso l’anno, al teatro Auditorium di Saviano.
Uno spettacolo di diverse componenti, dinamico con un corpo di ballo, luci proiettate, coreografie. Sipario di colore bianco provvisorio calante su alcune riflessioni; attimi di pausa, estratti dal contesto del racconto scenico. Al centro la citta di Napoli e la sua civiltà, la sua realtà urbana i suoi cambiamenti espletati nei dialoghi: significativi, intensi, belli quelli tra nonno e nipotina. I cambiamenti inevitabili dei social del mondo in costante evoluzione; spunti di riflessione, al quale l’autore ha voluto, in qualche modo dare una sintetica ridisposta, non di certo semplice, che hanno fatto apprezzare questa proposizione culturale; consenso di pubblico per l’iniziativa.
L’opera si è avvalsa della collaborazione alla regia di un attrice come Tina Scatola. A sipario provvisorio chiuso si sono susseguiti diversi contesti: la scena di un posto di polizia dove un malcapitato nella sua dimensione cerca di uscirne, la scena apparentemente improvvisata in uno studio di avvocato ma studiata; una scena ponderata e ironizzata come il teatro sa cogliere nel suoi aspetti ironici e comici. I diversi aspetti si colgono in diverse fasi dello spettacolo: un sacerdote che mette in guardia alcuni ragazzini mali intenzionati. Inevitabilmente non mancano canzoni del repertorio partenopeo. Il quadro di un momentaneo abbandono: la partenza dii un emigrato con tanto di valigia; le preghiere rivolte ad un quadro della Madonna posizionato in un angolo della scena.
La superstizione è in quadro esoterico interpretato dallo stesso regista D’Auria quando si imbatte in un due di turisti milanesi dall’accento caratteristico e spiccato. Una figura forse oggi più rara da incontrare nei contesti urbani ma che sopravvive in qualche modo; lo stesso regista si presente in scena con un costume caratteristico fatto di collane d’aglio e quant’altro serve per scongiurare una negatività. Un quadro più che esauriente per riflettere e interrogarci su alcune dinamiche esistenziali; Tra l’intervallo tra il primo e il secondo atto dell’pera è intervenuto il Sindaco di Saviano, Vincenzo Simonelli per un saluto ai presenti accompagnato, in scena da Giovanni Palladoro, gestore del teatro Auditorium.
Antonio Romano
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