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Saviano, ricordo della Festa di San Giacomo Apostolo

Saviano, 26 Ottobre – Il Comune di Saviano è un piccolo paese vesuviano e sorge nella vallata dell’Agro Nolano. La sua storia ha origini antiche e prende vita dai casali di un tempo. E’ a 35 metri sul livello del mare ed ha un territorio pianeggiante di 23 Kmq con una popolazione di 17000 abitanti. A livello religioso il territorio savianese è suddiviso da quattro parrocchie: Chiesa di S. Giovanni Battista, Chiesa di S. Erasmo, Chiesa dell’Immacolata e Chiesa centrale di S. Michele Arc. e S. Giacomo Apostolo “Il Maggiore”.

La Chiesa centrale di Piazza Vittoria Saviano è consacrata a S. Michele Arcangelo e a S. Giacmo Apostolo, che è anche il Patrono di Saviano. E’ una chiesa abbastanza grande con la sua pianta a croce latina suddivisa in tre navate, la centrale più larga rispetto alle due laterali e un campanile di stile normanno tutt’ora incompleto nella parte superiore. Da antichi documenti si evince che la Chiesa maggiore di Saviano, sorge su un’antica cappella della confraternita di S. Giacomo Apostolo e si suppone che il Santo sostò per un certo periodo nel nostro territorio, offrendo fede, devozione e carità ai cittadini savianesi che lo hanno acclamato e nominato Patrono di Saviano.

Egli, dopo che fu arrestato e decapitato per ordine di Erode Agrippa, la sua salma fu trasportata a Campostela, dove sorge ora un grande santuario. L’apostolo viene ricordato e onorato dalla Comunità Savianese come testimone dei miracoli di Gesù Infatti, il 25 Luglio di ogni anno si celebra, a Saviano, la festa in suo onore e nel 1992 nasce il primo comitato festa di San Giacomo con i seguenti componenti: Presidente onorario : Don Andrea Pesapane; Parroco della Chiesa Madre; Presidente: Giacomo Pizzella. Membri: Gennaro Abbruzzese,, Antonio Allocca, Giuseppe Buonaguro, Aniello Iovino, Catello Pizza, Salvatore Falco, Stefano  De Sena, Luigi Napolitano, Michele Romano, Erasmo Buonaguro, Antonio De Sena, Salvatore Palmieri  in seguito si sono alternate altre persone.  

Le Feste, che si sono succedute nel tempo dal 1992 al 2022 sono state di grande spessore sia a livello religiose (Funzioni e Processione del Santo) che civili. Durante i giorni di festa venivano invitati le varie autorità religiose, politiche e civili e in alcuni giorni, per 10 anni, si alternavano cantanti di musica leggera e di lirica famosi e di successo. Piazza vittoria diventava, per l’occasione, un’arena dove affluivano migliaia di persone per assistere ai concerti e spettacoli di arte, cultura e comicità.

Tutto questo veniva finanziato con una questua che il comitato s’impegnava a raccogliere girando tutto l’anno tra i cittadini. Venivano accese le fantastiche luminarie per tutto il paese e nell’ultima serata si poteva ammirare lo spettacolo colorato dei fuochi d’artificio. Ora per mille motivi tecnici la festa si è ridimensionata.

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