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Saviano, “I doppio senso”: scenette di cabaret esilaranti. Ironizzare e riflettere sul nostro tempo

Saviano, 28 Marzo  – Il pubblico ha vissuto momenti di distensione, anche se non è mancato un momento di riflessione; condizione necessaria, che secondo alcuni critici, che non può in nessun caso mancare. Prima dello spettacolo è intervenuto il Sindaco di Saviano, Simnelli per un saluto ai presenti e il direttore del teatro Giovanni Palladoro. Un’opera proposta, di recente, da un gruppo teatrale: in realtà tre sole persone in palcoscenico che hanno riempito tutta la scena.

I Doppio senso in “Giù la mascherina” per la regia di Nunzio Della Marca. È un lavoro compreso e stimato dalla critica che ne ha apprezzato l’ironia e comicità. Ripetuti consensi per una proposizione estremamente attuale; non attinenze a modelli collaudati attinti dal passato ma molti i riferimenti, in senso stretto, del periodo storico che attraversiamo; il covid e la relativa pandemia, il mondo lavorativo con tanto di elmetti gialli, quello della politica,  altro ancora. Molte componenti che si propongono al pubblico, un sistema variegato di argomentazioni; formalmente, ma è solo un elemento scenico, si sta allestendo uno spettacolo nel dietro le quinte di un teatro; pochi gli elementi scenici fatto di vestii alla rinfusa e uno schermo gigante dove si proiettano delle immagini, una panchina. Si racconta un teatro nel teatro; si è alzato un ipotetico sipario, dopo la chiusura forzata dei tempi, trascorsi “I Doppio senso“, duo comico costituito dagli attori Nunzio Amato e Antonio Juliano, sono gli autori.

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La rappresentazione teatrale è denominata non a caso “Giù la mascherina“.  La partecipazione di Andrea Iovino; recentemente,  come ci racconta, è stato protagonista al cinema, per alcune comparse nel lavoro cinematografico, “Chi ha incastrato Babbo Natale?”. È quest’ultimo, sul palcoscenico savianese, nel ruolo del tutto fare; è regista, scenografo e aiuto scenografo e molto altro; tutti i ruoli in una sola persona in un crescendo d’ironia e comicità. La regia, vera e propria in realtà dello spettacolo è affidata a Nunzio Della Marca, co-direttore artistico della Rassegna teatrale Premio Città di Saviano, e direttore della scuola di recitazione del teatro Auditorium. La trama: due giovani attori, che nella loro illusione sono i protagonisti  nella finzione scenica; devono mostrare per la prima volta in un grande teatro la loro bravura.

Appaiono subito spaesati al grande evento che gli attende e s’istaura un dialogo teatrale tra i due interrotto dalle entrate, a sorpresa, del terzo componente dello spettacolo interpretato da Andrea Iovino. Conseguono una serie di derisioni in cui non mancano riferimenti, davvero molto eccentrici, e tematiche di attualità: il racconto scenico s’interseca col mondo politico con la scena di un giovane deputato, per un auspicato partito che possa davvero cambiare le cose. Riferimenti all’attualità si hanno nello sketch che vede protagonisti due muratori intenti a lavoro o meglio alle pause lavorative oppure nella gag che vede protagonista uno dei due che si vede obbligato a sostenere un esame universitario online, a causa della pandemia da coronavirus; risposte d’esame molto approssimative, davvero tali, che ne decretano un’originale comicità.

“Giù la mascherina” vuol consegnare un messaggio positivo; “la mascherina” è proprio quella che siamo costretti a usare già da tempo e che speriamo possa essere archiviata in un periodo storico tra i più difficili. I doppio senso hanno assicurato, almeno è un idea, che presto potrebbero provvedere a nuove integrazioni di riflessione dello spettacolo; riferimenti alla complessità del mondo, alla vera e asfissiante drammaticità non ne mancano. Finale delle spettacolo in grande stile: un tuono che rompe la quiete e che nel rumorosamente assordante chiude il sipario.

Antonio Romano

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