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San Giuseppe Vesuviano, alla Villa Ambrosio va in scena la XI Edizione del “Premio di magistratura Aniello Ambrosio”

San Giuseppe Vesuviano, 27 Novembre – Ieri mattina 26 novembre 2021 in S. Giuseppe Vesuviano nella Villa Ambrosio, antica residenza dell’Emerito Consigliere di Corte di Cassazione Aniello Ambrosio, si è svolta in presenza, mostrando il green pass, la XI edizione del “Premio di magistratura Aniello Ambrosio”, organizzato dalla dott.ssa Lilia Giugliano Ambrosio Presidentessa del Comitato Promotore dell“Associazione Aniello Ambrosio” col Patrocinio della Fondazione Castelcapuano e dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti.

Tra gli altri erano presenti la Dott.ssa Elisabetta GARZO, Presidentessa del Tribunale di Napoli, il Dott. Ettore FERRARA, già Presidente del Tribunale di Napoli, il Dott. Antonio BONAJUTO, già Presidente della Corte d’Appello di Napoli e il dott. Alfonso ANNUNZIATA, Magistrato presso il Tribunale di Nola.

Tutti hanno trattato il tema “La Giustizia ai tempi della Pandemia”. Con questa cerimonia che ha cadenza annuale l’Associazione si propone di ricordare la vita e le opere del magistrato dott. Aniello Ambrosio conferendo i Premi a coloro che si sono distinti come primi assoluti nei concorsi in Magistratura: la Dott.ssa Francesca GROTTERIA della Corte d’Appello di Roma e il Dott. Raffaele FERRARO della Corte d’Appello di Napoli. Inoltre hanno ricevuto un Premio alla memoria il Magistrato Raffaele NUMEROSO, già Presidente della Corte d’Appello di Napoli, cofondatore e ispiratore del Premio Aniello Ambrosio, Salvatore IOVINO già Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Napoli e Umberto ANTICO già Giudice del Tribunale di Napoli.

Infine Il Prof. Luigi Iroso ha presentato il suo ultimo libro “Aniello Ambrosio – Il Profumo della Toga”, composto su materiale bibliografico rinvenuto all’Archivio di Stato di Napoli, che “in omaggio alla continuità delle presenze personali – scrive il Prof. Iroso – non ha deluso le mie aspettative, consegnandomi molteplici documenti i quali, attraverso la ricognizione interrelata, hanno arricchito il materiale a disposizione”.

Per il Prof. Iroso questo libro “vuole essere un primo tassello per una esplorazione della figura di un alto Magistrato come Aniello Ambrosio, nella convinzione profonda che non possa esistere una vera identità sangiuseppese senza far ricorso, attraverso lo scavo della memoria, agli eventi e alle figure che meglio la rappresentano nel nostro tempo”. Sempre secondo il Prof. Iroso “le vite di personalità di alto profilo valoriale sono preziosi supporti per una comunità che voglia riscoprire e rendere sempre più incisiva la disamina della moralità nella vita pubblica. Aniello Ambrosio risponde perfettamente a questa esigenza di restituire al presente il bisogno di verità e il senso di giustizia”.

Tant’è che il Prof. Iroso ha letto un passaggio del suo libro nel quale riporta la reiterazione, il 6 settembre 1911, dei meriti di Aniello Ambrosio da parte di Giuseppe GIANNATTASIO, Presidente del Tribunale di Napoli: “Il cav. Aniello Ambrosio è persona sott’ogni rapporto pregevolissima e costituisce un valore autentico. A nessuno per vita intemerata e per laboriosità, possiede in sommo grado l’equilibrio della mente, l’intuito del giusto ed una larga cultura giuridica. I quali fattori concorrono a formare un magistrato eccellente, e grandemente distinto, soprattutto nel ramo civile. In quest’anno non ha usufruito di alcun congedo”. (Luigi Iroso, Aniello Ambrosio – Il Profumo della Toga, pag. 45).

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