Napoli, 5 Luglio – La roulette occupa ormai una posizione fissa nell’immaginario collettivo e nella cultura popolare. Anche chi non è pratico del gioco, infatti, conosce bene o male i meccanismi che regolano quella che ruota che porta in tanti a sognare un po’ di fortuna. Paradossalmente, tra coloro che invece sono più avvezzi a giocare, non tutti conoscono le origini della roulette. Invero, ancora oggi circolano diverse tesi discordanti in proposito. Tuttavia, la parola “roulette” si è guadagnata persino un posto nei dizionari. Ciò che è certo è che questo gioco ha conosciuto una diffusione a livello globale e anche ai giorni nostri trova spazio in parecchie sale, nonostante parecchie difficoltà e ostacoli incontrati nel corso del suo stesso sviluppo.
Le origini della roulette
La discordanza delle fonti legate alla storia della roulette francese è dovuta a una profonda contraddizione. Stando alla versione che va per la maggiore, la roulette sarebbe opera di Blaise Pascal, uno studioso francese che 4 secoli fa voleva inventare un macchinario che sfruttasse il moto perpetuo. Tuttavia, di giochi che si basavano su ruote girevoli ne esistevano già a bizzeffe, persino nell’antichità. C’è chi narra che sia stato un monaco cinese a far conoscere la roulette a tutto il mondo, grazie ad un viaggio in Europa. Secondo altre fonti ancora, invece, la roulette deriverebbe dalla “girella” italiana o comunque da altri giochi preesistenti, italiani o francesi. Ad ogni buon conto, la denominazione “roulette” fu utilizzata per la prima volta solo all’inizio del XVIII secolo, a Bordeaux. Una volta che si è evoluta assumendo le sembianze che ben conosciamo, però, proprio in terra transalpina la roulette fu vietata per quasi 100 anni. Sembra inoltre che in origine i numeri disposti lungo la circonferenza del disco fossero 38, poi ridotti a 37. Gli americani, una volta scoperta l’esistenza del gioco, avrebbero ripristinato il 38° numero, di fatti presente ancora oggi sotto forma di 00 nella versione statunitense della roulette.
Roulette online tra slot e piattaforme digitali
Una volta divenuta un fenomeno di massa, nemmeno la roulette francese poteva sfuggire all’opera di digitalizzazione avviata dal web nel terzo millennio che ha travolto anche altri settori come quello delle slot machine. Il dato più curioso è che, grazie alla digitalizzazione, molti videogiochi della categoria delle slot come il gioco della slot book of ra gratis ad esempio, possono essere provati senza spendere nulla. Al giorno d’oggi persino alcune slot machine virtuali ricalcano le atmosfere tipiche delle roulette da sala o si ispirano direttamente ad essa. Anche la roulette, dunque, vanta un proprio equivalente online, che comunque non aggiunge niente di più alle regole classiche del gioco.
Roulette francese regole: come giocare
La roulette si compone di una ruota girevole divisa in 37 settori numerati che vanno dallo 0 al 36. Al di là dello 0, la cui casella è verde, gli altri numeri occupano spazi colorati alternativamente di rosso o di nero. Dopo aver azionato la ruota, un addetto alla roulette vi lancia sopra una piccola sfera di avorio, che alla conclusione del giro si inserirà in una delle caselle numerate. Il compito dei giocatori è semplicemente quello di provare a indovinare il numero corrispondente al settore in cui finirà la pallina. Il croupier lancia quest’ultima in direzione opposta rispetto a quella in cui ruota il disco e cambia verso a ogni mano, rilanciando la pallina dalla zona in cui si trova l’ultimo numero uscito. Se esce il numero 0, però, le giocate vengono momentaneamente lasciate in sospeso o direttamente smezzate col banco, a seconda delle regole scelte. La roulette si fonda sulla sorte delle estrazioni, come il bingo o la tombola. Le regole della roulette francese sono pertanto piuttosto ridotte. In sostanza, è il croupier a rappresentare l’anima motrice del gioco, ancor più dei giocatori stessi.
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