Cultura

Palma Campania, presentazione di un saggio di produzione artistico-letteraria: incontro ravvicinato con l’Arte di Silvio Gragnaniello

Palma Campania, 8 Aprile – Una Mostra a Palma Campania dal 3 aprile al 7, prorogata al 9, al Circolo socio-culturale di via Roma civico 145, per incontrare l’Arte di Silvio Gragnaniello. Nell’ampia e luminosa sala l’autore ha presentato un saggio di sua produzione artistico-letteraria, un viaggio della sua formazione.

Silvio Gragnaniello, classe1939 è originario di Palma Campania (borgo Vico) provincia di Napoli. Docente di lettere e filosofia in pensione, ha vissuto parte della sua vita a Roccasecca (Fr), dove ha svolto la sua attività artistica e letteraria ed attualmente è tornato al suo borgo natio. L’estrazione contadina ha influenzato di gran lunga sulla sua personalità artistica, traendo ispirazione da essa per dipinti, sculture e produzione letteraria, come poesie, epistole e romanzi. La sua pittura, le sue creazioni surreali ed incisive, la materia più umile sospesa tra sogno e realtà vengono rappresentate attraverso immagini di vita contadina, paesaggi, figure e animali, a grandi pennellate talora inquiete in un continuo rollare da far apparire le figure in movimento fino a trasformarsi in una rappresentazione completa.

Colori intensi, caldi, ma anche velati e tenui in opere che appaiono quasi incerte nel disegno, sfuggenti, sfumate. Anche disturbanti, ma sicuramente cariche di ideali fondamentali, di costruzione intenzionale elaborate nella mente di Silvio Gragnaniello in arte Grallo.  Madre natura  e la donna sono i temi prediletti ed ispiratori dell’artista in un contesto di angoscia, che però non significa  del tutto sofferenza, infatti i dipinti rappresentano la vita, fatta anche di dolcezze e di amore .La sua sensibilità coglie spunti   che sfuggono a tanti e li   restituisce nelle opere con  grande effetto intriso di vita vissuta. Credo proprio che la sua produzione lasci nel visitatore sentimenti di profonde riflessioni e commozioni.

La memoria delle radici nel tempo/ Il sole ha riscaldato la sua terra. Dalle sue radici sono emersi  germogli di creatività. La brina della sua genuinità / li ha rinfrescati, rafforzati. / Ripercorre le sue orme/ lasciate dal piede incerto/ ripulendole ogn’or/ dalle scorie del tempo, / che tutto potrebbe rimuovere/ tranne la memoria.”

La tua arte inizia molto presto, fin dalla fanciullezza. C’è stata qualche persona nella tua vita che hai preso a modello?

“Il DNA ereditato  da mia madre mi ha molto influenzato sia  nel temperamento che nell’indole caratteriale. Come tutti i bambini osservavo attentamente le varie espressioni di mia madre e i vari atteggiamenti nell’attività da lei prediletta, cioè il ricamo a tombolo. Era un’attività direi ludica che praticava anche quando tornava stanca e sudata dalla campagna, con una fantasia preziosissima.  Allora, posso affermare che l’attività artistica per essere genuina deve essere piacevole e non riposta come necessaria. Il fanciullino che è in noi non dovrebbe mai esaurirsi, per la nostra igiene mentale.”

Un vero percorso artistico inizia negli anni ’70. Ti esprimi attraverso la scultura, la pittura  ed anche la poesia. Realizzi opere di notevole valore artistico. In seguito  c’è stato un periodo particolare nella tua vita che ha sollecitato maggiormente la tua produzione artistica o al contrario essa è stata silente?

“Intorno agli anni ’70 e ‘80 ho esposto il prodotto della mia creatività, a Palma Campania e altrove. Erano gli anni del bisogno prorompente del mio lavoro artistico. Mi soffermavo attentamente ad osservare  e produrre e  il lavoro diveniva frenetico, spesso ossessivo nel voler trarne fuori anche in modo disordinato tutto quanto  assimilavo secondo la mia indole. Il cervello accompagnato dalle varie emozioni del nostro cuore seleziona continuamente, soprattutto in modo soggettivo ed interpretativo la realtà circostante. L’artista manipola il materiale a sua disposizione creando figure a tutto tondo come nella scultura che appare anche  a basso rilievo, o in forma piatta nella pittura materica. Compongo sculture con materiali poveri, quali radiche di canne e che diventano radici. Animo la materia  donandole vita propria, fondendola tra realtà, fantasia, sogno. Passo alla pittura nel tratteggiare in forma ridotta e mettendo in risalto gli effetti cromatici della realtà.  I consensi positivi degli amici e dei visitatori mi hanno spinto ad organizzare sempre più espressioni artistiche e ad esporre le opere in mostre personali e collettive in varie località tra Campania e poi nel Lazio, dove mi ero trasferito. 

È così che  posso affermare quanto la mia attività artistica  non sia stata  mai silente, ho proseguito a manipolare vari materiali per la scultura e la pittura. Erano in me forti tra sogno e realtà.”

Quali tecniche hai utilizzato e quale prediligi oggi?

“Fin dalla scuola materna veniamo messi in contatto con materiali da manipolare tirando fuori le forme più svariate, accumulate in modo onirico nel sogno in cui  non riusciamo a trovare un ordine. Le tecniche che ho utilizzate inizialmente sono scaturite dai materiali che ho incontrato per fare impasti e poter manipolare come fanno i bambini. Impasto di terra rossa, creta e vinavil, olio.  Da qui è emersa la pittura materica, per poi passare a quella soprattutto cromatica.  Attualmente non realizzo più nulla, ma resta la predilezione  per  olio su compensato de dovessi dipingere.”

Quali soggetti colpiscono la tua fantasia?

“I soggetti sono sempre vari, perché diversi  sono gli stimoli che noi riceviamo dalla realtà circostante. Ho lavorato attingendo dall’osservazione della natura e sempre di fantasia, sospeso tra sogno e realtà.  – A tal proposito Grallo conferma che – È necessaria una riduzione fenomenologica, per cui l’arte è soggettiva, ma non direi creativa, bensì selettiva e operativa”.

Sei vissuto a Palma Campania, come ha risposto il pubblico palmese alle tue mostre. Sei soddisfatto?

“A Palma Campania come ovunque ci sono persone umili e curiose e bisogna avvicinarle ai soggetti proposti. A Roccasecca, dove poi mi trasferii,  nel 2004 ho esposto nella Sala Comunale S. Tommaso. Ricordo che entrò una signora che mi chiese  di essere aiutata nella lettura delle opere. Fu molto soddisfatta perché l’accompagnai lungo l’itinerario artistico e mi confidò che quella era la prima volta che aveva ricevuto  tante spiegazioni. –Conclude l’artista – In tutti questi anni a Palma sono stato apprezzato per questa mia costanza, per la mia libertà creativa seguendo quella delle prime civiltà secondo il pensiero di John Dewey, espresso nella sua opera ‘Arte come esperienza’, come suggerisce il titolo, un rapporto di continuità tra arte ed esperienza come bisogno  quotidiano”.

Cosa pensi di fare di tutte queste tele e sculture invendute, che in questo spazio espositivo sembrano di essere un centinaio?

“In queste tele c’è la mia anima, il cuore e l’essere. Sicuramente finché morte non sopraggiunga, non mi piace vederle e saperle nelle mani di chi non apprezza. Sogno di saperle in un luogo protetto e ammirato. Una sala artistica, una galleria. Sono disposto a donare i quadri e sculture. Magari sapessi a chi consegnarle ,come un figlio adottato!”

Di Silvio Gragnaniello l’arch. Jole Benoffi scrive: “Nelle sue tele ritroviamo quella visione onirica della realtà a lui cara, quel mondo in cui egli riesce a ritrovare sé stesso, la sua anima, la sua innocenza. Una visione pura, limpida e quasi magica dell’arte.  Il percorso si completa con la poesia, versi semplici, lineari, trasposizione delle sue visioni”.

Il prof. Pasquale Gerardo Santella che gli è stato sempre accanto, in qualità di cultore e critico così dice: “Le sculture, che interferiscono e si integrano con le raffigurazioni pittoriche, sono una con-fusione di natura e cultura per il materiale povero con cui sono realizzate (legno e impasti di detriti “elementari”),fino a giungere ad una identificazione dei due termini là dove un particolare pezzo di tronco d’albero viene decontestualizzato dal luogo di appartenenza per essere esposto come oggetto d’arte senza l’intervento dell’artista, perché la natura stessa ha assunto forma di corpo umano da sottoporsi all’occhio dell’osservatore come attrazione dello sguardo e come scatto dell’intelligenza con richiami allusivi e simbolici.”

Mostre: 1979 Palma Campania, Circolo Culturale Vittorio Emanuele II; 1980 Nola A.S.C.O.M.;1980 Sarno(SA), Concorso internazionale di scultura, I premio; 1981-Frosinone, La Saletta; 1983 Frosinone, E.P.T.; 2002- S. Giovanni Incarico, Sala Comunale;2003- Rocca d’Arce, Sala degli Specchi; 2004 Palma Campania, Sala Comunale; 2004- Roccasecca, Sala San Tommaso; 2004 -Frosinone, Palazzo provinciale-II Premio Ciociaria per la pittura; 2005_ Napoli , Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II; Palma Campania Liceo Rosmini. Manifestazione multimediale per il 30 ° anniversario morte di Pasolini; Premio ass. cultura di FR per contributo artistico ai valori Ciociaria. 2006 Arpino FR Convitto nazionale Tulliano, Certanem Ciceronianum-FR, Palazzo provinciale, premio dell’assessorato Agricoltura per il contributo artistico ai valori Ciociaria ;2007 San Giovanni Incarico FR, Sala Comunale Falcone e Borsellino Canistro, Premio agosto 2007;2008 Palma Campania Na Maggio della donna a cura di Giusi Palma- Piedimonte S. G. Fr Settimana della Cultura – Colfelice FR, Dall’Artigianato all’Arte. Cassino FR. Museo Archeologico “ Carrettoni.” 2009 Palma Campania  Na Centro Sportivo Keros 2013 Nola Na Pro Loco . 2016 Palma Campania  Sala Comunale. 2022 Palma Estemporanea  Piazza De Martino.

Hanno scritto di lui: Luigi Annunziata, pittore. Daniele Majone critico d’arte. Vincenzo Bianchi artista e docente di scultura all’Università di Firenze. Marcello Carlino storico della critica d’Arte. Silvana Gallon Presidente Associazione Akkad. Jole Benoffi architetto e storico dell’arte. Tiziana Lucchetti docente. Gaetano Battaglini docente e giornalista. Margherita Fascione artista e classicista. Mario Grieco giornalista. Rosanna Martino docente Accademia Belle Arti di Roma. P. G. Santella  critico letterario. P. Mario Errico docente, artista.  Maria Maddalena Nappi prof di latino e greco. Natalino Ammaturo, docente di Sociologia Università di Salerno. Adelina Mauro, professoressa e giornalista, e tanti altri.

Per una migliore conoscenza di Silvio Gragnaniello consultare il suo sito www.silviograllo.com

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