Nocera Inferiore, 30 Giugno – “No alla deportazione dei disabili gravi in RSA. Li mandano via da villa dei fiori di Nocera Inferiore, la loro residenza da oltre quarant’ anni”. Si tratta di circa 100 disabili, alcuni dei quali non hanno neanche più famiglia. La decisione del distretto 60 scatena un putiferio. Si ribellano i parenti e le 
persone sensibili che hanno a cuore la sorte di queste persone svantaggiate a cui nessuno da’ voce.
Piovono dall’alto le scelte senza calarsi nei loro panni. “Chi non vive la disabilità non può capire”, urlano i manifestanti. “Sono senza cuore”. Viene distribuito un volantino con la speranza che la città si mobiliti e che le istituzioni si schierino al loro fianco. Nessuno ritiene che la sistemazione nelle RSA, residenza assistenziale sia una soluzione adeguata e soprattutto empatica.
Non si guarda in faccia a nessuno e si dispone il trasferimento contro la volontà dei familiari e degli stessi medici che li hanno in cura. Si va contro le stesse indicazioni del direttore generale e contro le delibere regionali 482 e 705. ” Per queste persone fragili , mandarle via da qui equivale a fare peggiorare le loro condizioni e a farle morire. Si distruggono abitudini e ambienti familiari”. Il dissenso si infiamma: “Non si ledano i diritti dei disabili, lasciateli vivere nella loro casa e con il personale che li ha sempre seguiti con amore”.
Anita Capasso
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