Roma, 3 Marzo – “A distanza di ormai quasi due anni dalla sentenza numero 120 del 2018, ci dispiace constatare che ci sia ancora chi fugge da qualsiasi tipo di cambiamento, anche quelli positivi, in nome di un immobilismo miope ed obsoleto rispetto ad un mondo ormai in continua evoluzione”. E’ questo il pensiero, reso noto a mezzo stampa, dell’Unione Sindacale Militari Interforze Associati (USMIA), in riferimento a quanto apparso, negli ultimi tempi, su diversi portali di riferimento della Difesa Italiana.
“La realtà di oggi – si legge – richiede nuove forze armate, nuove professionalità, nuove tecnologie e, di conseguenze, nuove e specifiche tutele per il personale. Tutto ciò non sottende la volontà di ridurre il senso di disciplina o di appartenenza all’esercito italiano da parte di ogni militare. Non si comprende perché crei timore il nascere di un associazionismo sindacale che il riflesso dell’evoluzione del sistema di rappresentanza moderno. Probabilmente perché l’uomo ha paura di ciò che è nuovo, ciò che non conosce. Per citare Darwin: << non é il cambiamento a causare sofferenza, ma la resistenza al cambiamento stesso>>. Invitiamo, pertanto, quanti temono il fenomeno a conoscerci ed a constatare di persona l’infondatezza delle loro paure”.
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