
In quella macchina c’erano due persone, una di queste era Fulvio Filace. 25 anni, laureando alla Magistrale di Ingegneria Meccanica, una vita piena di sogni, l’ambizione di lavorare in Ferrari: oggi Fulvio è in coma farmacologico, intubato, con ustioni di terzo grado in gran parte del corpo e con i bronchi occlusi. La ricercatrice che era con lui, invece, è deceduta. Fulvio, durante il suo tirocinio curriculare, era in un’auto prototipo di un progetto del @CNR denominato “LIFE-SAVE – Make your car a solar hybrid” che ha l’obiettivo di convertire le auto tradizionali in modelli ibridi-solari,uno spin-off dell’Università di Salerno, portato avanti da quattro partner italiani (eProInn, Mecaprom, LandiRenzo e Solbian)”.
I genitori in queste ore si aggrappano alla fede e alla speranza: “È giusto che la tecnologia progredisca e vada avanti, non vogliamo però che un ragazzo pieno di sogni possa diventare un martire dell’innovazione. Fulvio è vittima di un test fallimentare che cambierà per sempre la sua vita e quella della nostra famiglia. E troppe domande oggi ci tormentano. Occorre sangue per Fulvio”. L’Università degli Studi di Napoli Federico II ha lanciato un appello urgente per donazioni di sangue, diffuso sui suoi canali di social media, recita: “Serve sangue per Fulvio Filace”.
L’incidente, che ha coinvolto anche un ricercatore del Cnr, ha sconvolto l’intera comunità universitaria. L’università invita chiunque a recarsi al Centro Trasfusionale Cardarelli e a specificare di voler donare per Fulvio. È richiesto sangue di qualsiasi gruppo.
Anita Capasso