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Napoli, funicolare di Chiaia chiusa: nuova protesta

Due sedie all’ingresso con “accomodatevi” e le noccioline

Napoli, 5 Ottobre – “Stamani dinanzi ai cancelli chiusi della stazione superiore della funicolare di Chiaia, in via Cimarosa, è andata in onda l’ennesima silenziosa protesta che ha suscitato lo sconcerto ma anche l’ilarità anche di alcuni turisti che si sono trovati a passare nei pressi, i quali hanno scattato anche delle foto. Una vicenda che, di certo, non offre una bella immagine del capoluogo partenopeo e della quale sono responsabili i rappresentanti della precedente e dell’attuale compagine amministrativa comunale, a partire del sindaco Manfredi. Difatti è trascorso oltre un anno da quando, il 1° ottobre dell’anno scorso, i treni della funicolare di Chiaia si sono fermati mentre le porte delle stazioni sono rimaste sbarrate senza che si siano mai visti operai al lavoro, assestando un altro duro colpo a un trasporto pubblico che a Napoli notoriamente fa acqua da tutte le parti, come dimostrano le cronache quotidiane cittadine.

Oggi questa chiusura viene ricordata con una nuova plastica rappresentazione, vale a dire con due sedie poste ai lati dei cancelli sbarrati della stazione di via Cimarosa, su una delle quali è stato affisso un foglio con la scritta a penna: ” Accomodatevi, tanto ci vuole tempo! ” mentre sull’altra è stato invece posto un vassoio con delle noccioline da sgranocchiare nell’attesa “. A segnalare l’ennesima tappa di questa interminabile telenovela è Gennaro Capodanno, ingegnere, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, da lustri impegnato a segnalare le vicende e purtroppo i tanti malfunzionamenti che da tempo stanno caratterizzando la vita delle quattro funicolari cittadine, fondatore, tra l’altro, sul social network Facebook del gruppo: “Napoli: gli “orfani” della funicolare di Chiaia”.

“Le ripercussioni sulla viabilità del prolungato fermo dell’importante impianto a fune – ricorda -, in questo lungo periodo di tempo, si sono aggravate anche per la totale insufficienza dei mezzi sostitutivi messi in campo dall’ANM. Il traffico al Vomero, anche in questo inizio del periodo autunnale, ogni giorno continua ad andare in tilt con strade e piazze bloccate, in particolare nelle ore di punta, all’ingresso e all’uscita delle scuole, segnatamente lungo le arterie che si dipartono da piazza degli Artisti per raggiungere le altre zone della collina ma anche nel quadrilatero via Cimarosa, via Bernini, via Stanzione, via Annella di Massimo”.

“Intanto – afferma Capodanno – cresce il disappunto per l’eccessiva durata della chiusura, dal momento che solo a maggio scorso, al quarto tentativo, è stata aggiudicata la gara d’appalto per i lavori di revisione ventennale. Certamente si tratta di opere importanti che riguardano la sostituzione di tutte le apparecchiature elettriche, elettromeccaniche e meccaniche della sala argano e degli impianti connessi alla trazione, per un importo complessivo di poco meno di 7 milioni di euro. Ma trecento giorni ovvero dieci mesi per la loro esecuzione sono tanti e l’impianto, considerando che i lavori, stando alle ultime notizie, dovrebbero iniziare a fine ottobre, aggiungendo i tempi per effettuare le prove finalizzate a ottenere il nulla osta dell’Ansfisa, riaprirà, se tutto va bene, a ottobre dell’anno prossimo, con un fermo complessivo di ben due anni, a fronte dei sei mesi indicati originariamente per i lavori in questione: un tempo dunque quadruplicato!”.

“L’auspicio – puntualizza – è che vengano attivate modalità operative per accelerare i tempi per la realizzazione dei lavori di revisione, anche effettuando lavorazioni nelle ore notturne e su tre turni, incrementando, laddove ciò si rendesse necessario, pure il numero di operai. In altre parole il tempo di durata dei lavori deve essere ridotto, al massimo, al periodo originario, vale a dire a sei mesi. In questo modo la funicolare di Chiaia potrebbe essere riaperta al pubblico prima del periodo estivo dell’anno prossimo”.

“Comunque vada – conclude Capodanno – Napoli ancora una volta acquisirà un nuovo primato negativo nell’ambito del funzionamento del trasporto pubblico. Difatti, con l’attuale cronoprogramma, alla fine, la funicolare di Chiaia, se tutto va bene e se non venissero ridotti i tempi per l’esecuzione dei lavori, così come richiesto, rimarrà chiusa per ben due anni, battendo ampiamente il primato detenuto dalla funicolare Centrale che, anch’essa, per i lavori di revisione ventennale, rimase chiusa al pubblico dal 1° agosto 2016 al 22 luglio 2017, dunque per poco meno di un anno”.

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