Napoli, 28 Dicembre – Dopo la campagna mediatica denigratoria avviata nei confronti di Gaia e Camilla, le due giovanissime investite a Roma, il Presidente dell’Associazione Familiari e Vittime della strada, Alberto Pallotti ha espresso il suo amaro disappunto.
Il leader dell’Aifvs, ha reso noto che “una serie di luoghi comuni e banalità sulla strage stradale avvenuta su Corso Francia, sta prendendo piede come un’epidemia in tutto il Paese.”
“Ho letto analisi superficiali – spiega Pallotti – anche da fonti in teoria autorevoli, che invece di essere sopra le parti, raccontando fatti accaduti, si sono lasciati andare a supposizioni, uccidendo due volte le vittime. Parlare di casualità, di concetti simili alla roulette russa, con l’intento di alleggerire la posizione dell’investitore e aggravare quella delle vittime, appare più una marchetta al potere che reale intento di raccontare giornalisticamente i fatti.”
“Ho scritto anche a Carlo Nordio, – precisa il Presidente dell’Associazione – per il suo editoriale su ‘Il Messaggero’, che ha dipinto Gaia e Camilla come due ‘aspiranti suicide’, paragonandole ad uno sciatore incauto, travolto da una slavina, oppure ad un annegato nel mare crudele, a causa di un’abbondante abbuffata. La verità è che queste sono balle, è solo una vittima può saperlo. Abbiamo un imputato positivo all’alcol test, recidivo di ritiro della patente, che guidava fuori dai limiti di velocità. La famiglia Genovese non patirà l’ergastolo del dolore, perché Pietro fortunatamente non è morto. Pietro abbraccia i suoi familiari, parla con loro, si dispera con loro, gioirà in futuro con loro. Questi genitori hanno ancora una possibilità di insegnare, meglio di quanto hanno fatto fino ad oggi, a rispettare la vita umana. Invece, le altre due famiglie possono dire conclusa la loro normale esistenza terrena. È assurdo vedere che in Italia la colpa è sempre del morto, e che noi familiari, non solo dobbiamo confrontarci con simili tragedie, fatti di vuoti, silenzi, oblio e depressione, ma anche con terribili ingiustizie. Leggere come in questo caso parole feroci ed infondate, peraltro espresse da un’ex magistrato, ci fa capire l’amara realtà nel nostro Paese. Noi dell’Aifvs diciamo, a chi cerca di calpestare la dignità delle Vittime, che troverà sempre la nostra ferma opposizione, affinché venga applicata la Legge.”
Biagio Ciaramella, responsabile Aifvs dell’Agro Aversano, subito dopo i lanci giornalistici in Campania, contro le vittime, ha dichiarato: “Non sono passate nemmeno 24 ore dal funerale delle ragazze e già sui social si diffondono articoli di giornali, nei quali si attribuisce la colpa alle due vittime. Ormai siamo abituati a sentire che tutti danno torto al morto, e purtroppo io ne so qualcosa! Solo dopo 8 anni infatti, sono stati individuati per la morte di mio figlio, 5 indagati e siamo ancora in cerca di giustizia. La prossima udienza ci sarà il 22/01/2020. Mi rivolgo a tutti quelli che lasciano messaggi contro quelle povere ragazze sotto gli articoli dei giornali on line, non vi vergognate a giudicare solo per sentito dire? abbiate un po’ di dignità e di intelligenza, fate lavorare i Giudici.”
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