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Marigliano, si infiamma il dibattito politico: l’opposizione compatta chiede chiarezza sui Consigli comunali saltati: “Alla città spiegate perché”

Marigliano, 14 Novembre – Si infiamma sempre più il dibattito politico. Dopo la richiesta di dimissioni sui manifesti murali, l’opposizione compatta chiede chiarezza sui consigli comunali saltati. La città ha diritto a sapere.

Le sigle politiche di minoranza affidano ad una lettera aperta la loro protesta e ci vanno giù duro. Svelano nudo e crudo le tante ombre.

Anita Capasso

 

ALLA CITTA’ SPIEGATE PERCHE’ …

 L’amministrazione di Marigliano non riesce a garantire il funzionamento del Consiglio Comunale, adducendo scuse pretestuose, infantili e politicamente insignificanti.

L’ultima riunione dell’Assise cittadina è andata deserta perché il PD accusa il Presidente del Consiglio Comunale, di non essere super partes, in quanto, per la Conferenza dei capigruppo, non ha convocato il capogruppo dimissionario, ma il vice capogruppo.

Non sta a noi difendere l’operato del Presidente del Consiglio, ma le motivazioni addotte e divulgate a mezzo stampa, fanno semplicemente ridere.

La mancanza di rispetto istituzionale non è del Presidente, ma delle forze politiche che litigano al loro interno per il raggiungimento “dell’obiettivo personale” e non permettono al Consiglio Comunale di celebrarsi.

L’assenza dall’aula è ormai una vergognosa abitudine.

Questa amministrazione avvezza ai social, spesso fa annunci roboanti, inaugurazioni “pezzotte”, elucubrazioni pseudo filosofiche intrise di bugie, dimenticando l’essenza della cosa pubblica: il fare!

 A tal proposito ci dicessero:

 

  • dove è finita la parte operativa del PUC, dopo tanti slogan e tanta enfasi e perché non viene discussa in Consiglio Comunale
  • che fine hanno fatto i soldi per il teatro, perché non completano opere pubbliche avviate da anni (vedi frazione San Giuseppe, tratto ex circumvesuviana, stazione dei carabinieri forestali, ecc.), perché aspettano i comodi della ditta per completare i lavori al campo

 

  • Ci raccontassero che fine ha fatto l’asilo nido.

 

  • Ci spiegassero cosa comporterà per i cittadini la privatizzazione del cimitero e l’aumento della sosta nelle strisce blu (è prevista l’abolizione della zona B); dov’è finita la vivibilità, le piste ciclabili, le opere pubbliche per il centro storico, che fine farà il parcheggio ex ferrovie dello

 

  • Ci dicessero con chiarezza quanti palazzi si devono costruire; perché non riescono a tenere pulita la città, perché i ratti proliferano, che fine hanno fatto gli incentivi per chi conferisce all’isola ecologica; perché non viene bandita la gara pluriennale per l’affidamento del servizio di igiene urbana e si procede con proroghe; –
  • raccontassero delle modifiche continue al piano delle assunzioni (salvo poi assumere i non vincitori da altri comuni).

Vogliamo parlare dell’assenza di una vera politica scolastica?

 Hanno previsto un dimensionamento (al momento sospeso dal TAR su istanza della Regione Campania a guida PD), senza ascoltare nessuno; non hanno sottoposto il problema alla commissione consiliare (non convocata da quasi 2 anni); non hanno tentato soluzioni alternative, utili a salvaguardare posti di lavoro e l’autonomia di scuole storiche; non sono riusciti a guardare oltre il naso, perché tra qualche anno bisognerà rivedere tutto.

Arroganza, presunzione, superficialità, voce grossa verso chi è educato, scarsa conoscenza dei problemi, hanno portato l’assessorato a soluzioni non condivise con la cittadinanza, figlie della “comodità” e dell’incompetenza. Politica zero! Succubi dell’Agenzia dell’Area Nolana e incapaci di garantire un servizio

mensa adeguato, permettono che ai bambini vengano somministrati pasti che loro di sicuro non mangerebbero.

Questa maggioranza litigiosa al suo interno preoccupa per l’assenza di politica e si spera che il superamento delle fratture al loro interno non avvenga a discapito dei cittadini.

L’uso del compromesso continuo, dell’incarico professionale, della richiesta/promessa del posto di lavoro, la mancata indizione di concorsi pubblici, l’uso dell’Ente per fini personali, non possono essere strumenti per amministrare una città.

USATE UNA GENTILEZZA AI CITTADINI: PRENDETE LA STRADA GIUSTA …

 

 

 

 

 

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