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Marigliano, Epifania di successo per la Compagnia Teatrale “Raffaele Reppucci”: in scena “Il teatro, la cultura, la passione, il divertimento, ma soprattutto tanta solidarietà”

Marigliano, 6 Gennaio –“Il teatro è cultura, è passione, è divertimento, ma soprattutto è tanta solidarietà”. E’ il messaggio della commedia teatrale “Figlie e nepute …chelle che faje è tutto perduto”. Il testo di Thomas Mugnano, riadattato da Antonio Cerciello, regista, attore e depositario della più nobile tradizione teatrale, è stato magistralmente interpretato dalla compagnia Raffaele Reppucci.
Con un parterre di attori tutti nuovi e una commedia attualissima è stato affrontato il tema degli anziani, considerati come un peso e sempre più relegati nelle case di riposo, oppure affidati alle cure delle badanti straniere. Figli che litigano per l’accudimento e che demandano alle sorelle femmine. Tante risate, ma anche tanta riflessione ed educazione civica nel copione teatrale messo in scena da Antonio Cerciello, vero mattatore della serata che ha fatto breccia nel cuore dei ragazzini presenti in sala.
Un decano, un trascinatore, Antonio Cerciello, 80 anni e non dimostrarli. Un vero e proprio piacere vederlo sulle scene nei panni di Michele, il capofamiglia, con l’entusiasmo di un ragazzino. Ottima pure l’interpretazione di Rituccia, da parte di Nicla Esposito, che si è calata perfettamente nel ruolo della nuora alle prese con l’ossessione dei tradimenti del marito. La famiglia Coppeta ha portato alla ribalta i drammi di questa società. Giovani che vogliono cantare, ragazzi che vestono i panni di latin lover, immagine, bellezza e soprattutto la figura della mamma come punto di riferimento per ottenere sempre si alle proprie richieste.
E’ Amalia, interpretata da Teresa Palma, la moglie di Michele, sempre ad elargire soldi ai figli e nipoti, a giustificarli su tutto. Michele, invece, è l’anziano padre alle prese con gli acciacchi, ma che non disdegna l’ammirazione per le donne e ne discute ampiamente con l’amico Arturo, interpretato da Giovanni Passaro, autentica rivelazione. La parrocchia di San Marcellino che ha promosso l’iniziativa ci ha visto giusto: Lausdomini continua ad essere, laboratorio di comunità, a partire da don Antonio Rossi, passando per don Salvatore Spiezia.
La comunità risponde, l’auditorium della scuola media Elia Aliperti, gentilmente messo a disposizione dalla dirigente scolastica Pina La Montagna, è il luogo ideale per non far perdere quelle genuine radici, che trovano a Lausdomini la reale essenza del teatro popolare. Ennio, Francesco Coppola, è il figlio che ha avuto una figlia da una relazione con una polacca: la giovane Pakita, Ilaria Esposito, la badante giovane e bella, risultata poi essere la nipote di Michele. Pakita da’ una lezione di morale a tutti: “Mi prendo io cura del nonno”.
Antonietta, interpretata da Ginetta Coppola, è la portinaia che conosce un poco i fatti di tutti e che rompe l’atmosfera drammatica. Valerio, Luciano Tuccillo, il parrucchiere gay, che non convince Michele che vedendolo alla prese con i massaggi alla moglie lo prende a pedate. Gigetto e Susy, la giovane coppia, che suona e canta il free style e il rap: nei loro panni Vito e Carmen Pensiero. Ad interpretare il doppio ruolo di Ennio e Valerio il parrucchiere è stato il bravissimo Francesco Coppola. Personaggio poliedrico e in grado di calarsi nei vari personaggi sullo stesso proscenio. E i ragazzi del bar? Angelina e Ciruzzo, ovvero Chiara Napolitano e Giovanni Narducci…lei ragazzina timida e lui invece il classico scugnizzo che non va via senza la mazzetta. Carletta e Paoletta, le nipoti di Michele, un autentico spasso.
I figli Rosa, ovvero Marilena Barone e Diodato, Antonio Passaro, il figlio intellettuale. Pippo è Mario Lombardi, il genero sordo che capisce sempre una cosa per un’altra facendo scoppiare di risate il pubblico. Belle le scene affidate alla professoressa d’arte Matilde Canonico, suggestiva la finestra che quando viene aperta affaccia sul campanile locale con Amalia che risorge, nelle vesti di angelo bianco dando lezioni di morale alla nuora e allo stesso marito, Michele.
Nelle vesti di buttafuori, Luigi Cerciello, rammentatori Marialucia Lo Regio e Tonia Coppola. Teresa Palma ha invece curato anche la direzione artistica. Le scene sono state realizzate da Salvatore Esposito e Cristina Sepe. Audio e luci di Antonio Amato e Raffaele Castaldo. Il mobilio di Sud Arreda, di Raffaele Di Sarno. Piante: “Essenza dei fiori.” E’ stata un’ antiepifania di replica che ha fatto registrare un grande successo con tutta la comunita’ gravitante intorno alla parrocchia Sa Marcellino presente. Si attende la prossima occasione aggregativa che faccia ridere e riflettere al tempo stesso.
Anita Capasso
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