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Marigliano, dopo135 anni spunta il regolamento della “Piccola Biblioteca Circolante” delle Scuole Elementari pubbliche maschili

Marigliano, 28 Febbraio – Dopo 135 anni ritrovato il regolamento della “Piccola Biblioteca Circolante” della Scuole Elementari pubbliche maschili di Marigliano. Il raro documento a stampa – al momento si tratta dell’unica copia conosciuta – era stato pubblicato nel 1890 ad Avellino dalla tipolitografia Pergola, fondata pochi anni prima. A effettuare l’importante scoperta, che getta una nuova luce sulla storia delle istituzioni culturali della città, è stato il ricercatore mariglianese Giovanni Villano.

Specialista di arti visive, Giovanni Villano è l’ideatore del “Centro Studi e Ricerche” per la conoscenza del patrimonio culturale del territorio ed è autore anche di numerosi saggi di interesse architettonico, storico, artistico, demoetnoantropoligico. «Si tratta di una bella pagina di memoria collettiva: la testimonianza di una grande conquista popolare meritevole di ulteriori approfondimenti» sostiene lo storico. «A pochi anni dalla legge Coppino (1877) e grazie alla scuola pubblica, la lettura e i libri poterono finalmente circolare anche tra le classi sociali più modeste, tra i ceti meno abbienti della città. Nata dall’iniziativa di uno sconosciuto docente, la biblioteca popolare si configurò come un democratico distributore di conoscenza, nell’aspirazione che una comunità più istruita e colta fosse anche una comunità più libera e forte».

Correva l’anno scolastico 1888-1889 quando il signor Aurelio Donnarumma, maestro della quarta e quinta classe maschile promosse la nascita di una biblioteca scolastica circolante e ne redasse il regolamento. All’articolo 3 viene precisata la natura della biblioteca popolare «La piccola biblioteca comprenderà libri scritti in lingua pura, scorrevole, facile, di forma nitida, elegante, dilettevole e informati ai precetti della moderna pedagogia, in guisa di lasciare nelle menti dei piccoli lettori utili cognizioni relative alla scuola, alla casa, alla famiglia, alla patria, alla natura e al mondo morale».

Tutti gli alunni di Marigliano avrebbero potuto prendere in prestito e consultare i volumi, contribuendo al mantenimento e all’implementazione del patrimonio librario attraverso modesti oboli settimanali (Lire 0,05) per l’acquisto di nuove opere o attraverso le donazioni di altri libri. La “Piccola Biblioteca Circolante” diventava così un prezioso supporto alle attività didattiche, stimolando la lettura personale e consentendo l’approfondimento degli argomenti del programma scolastico con una notevole ricaduta sociale. Per la scelta delle opere da acquistare, invece, l’insegnante agiva in accordo con una commissione designata dal Comune.

Il documento è costituito da 12 articoli, più due moduli: uno per la malleveria del prestito, l’altro per le quote versate dai giovani lettori. Il regolamento fu approvato il 13 settembre 1889 dal sindaco Sebastiano Vivo e dalla Giunta Comunale dove, un tempo, sedevano solo personaggi di eccezionale calibro intellettuale e morale come l’industriale Francesco Napolitano e il filantropo Domenico Addea.

Anita Capasso

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