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Marigliano, al via la festa patronale in onore di San Giuseppe

Marigliano, 15 Marzo – Contrada di San Giuseppe in festa a Marigliano. Tra sacro e profano sabato si parte con gli incontri di preghiera ma non senza pensare ai momenti goderecci e musicali. E’ pensabile la ricorrenza di San Giuseppe senza zeppole? Al forno? Direi fritte meglio più gustose perché se il peccato di gola lo devi fare, lo devi fare secondo tradizione. Eh guardatevi la storia e capirete che anche mangiare una zeppola ha la sua valenza religiosa. Matta io ? Eh no… La leggenda, di matrice cristiana, farebbe risalire la nascita delle zeppole alla fuga in Egitto della sacra famiglia. Si dice che San Giuseppe, per mantenere Maria e Gesù, dovette affiancare al mestiere di falegname quello di friggitore e venditore ambulante di frittelle. Sembrerebbe che a Napoli, per una sorta di devozione al Santo, ad un certo punto si sia sviluppata la tradizione degli zeppolari di strada.

Fino a qualche anno fa, per i vicoli della città, ci si poteva imbattere in questi artigiani che si esibivano pubblicamente nella loro arte su banchetti posti davanti alle loro botteghe dove vendevano le zeppole appena fatte. È Goethe, in visita nel capoluogo partenopeo verso la fine del 1700, a raccontarlo: “Oggi era anche la festa di S. Giuseppe, patrono di tutti i frittaroli cioè venditori di pasta fritta…Sulle soglie delle case, grandi padelle erano poste sui focolari improvvisati. Un garzone lavorava la pasta, un altro la manipolava e ne faceva ciambelle che gettava nell’olio bollente, un terzo, vicino alla padella, ritraeva con un piccolo spiedo, le ciambelle che man mano erano cotte e, con un altro spiedo, le passava a un quarto garzone che le offriva ai passanti… ”.

La parola stessa (zeppola) derivi da zeppa, dal latino cippus, con cui a Napoli si identifica il fermo di legno posto per correggere i difetti di misura nei mobili. Ancora una volta, dunque, sarebbe evidente il riferimento al mestiere di San Giuseppe. Un’altra ipotesi ne ricollega la radice etimologica a saeptula, da saepio, cingere, un termine che designava genericamente gli oggetti di forma rotonda. La questione è lunga e non manca nemmeno il riferimento a Zi’ Paolo, nome del presunto friggitore napoletano, che alcuni considerano l’inventore della zeppola da strada. Chi si può definire erede della trazione oggi? I friggitori di zeppole e panzerotti, tradizione tipicamente partenopea. E San Giuseppe a Marigliano con il comitato dei festeggiamenti e persone vere ed entusiaste apre la chiesetta al culto e alle tradizioni. Il 16, 17, 18 e 19 marzo saranno giorni di preghiera e di festa. Domenica 17 ci sarà la santa messa, alle 10, con processione. In serata orchestra di Black Mambo nel repertorio dell’orchestra italiana. Il 19 marzo concerto dell’ orchestra Differencia 2.0 e concerto in serata di canti popolari. Viva la festa e chi la tiene un vita. E sempre  Domenica alle 22 spazio alla musica dance anni 90 e 2000 con special guest e vocalist Mauro Lamo.

Anita Capasso

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